REDAZIONE MASSA CARRARA

"Dategli due belle sberle nel muso". L’orrore alla casa famiglia di Marina

Intercettazioni choc e minacce agli anziani che non dormivano

VIDEO La guardia di finanza aveva nascosto le telecamere nella casa

Carrara, 9 agosto 2017 - «DUE SBERLE nel muso»: ecco il rimedio suggerito da Luana Ginesi alle dipendenti della casa famiglia «Giardino fiorito» per convincerli a non farsela addosso. Un modo di fare che, oltre terrorizzare i malcapitati ospiti dell’istituto di via Del Medico, spaventava anche gli stessi lavoratori. Proprio sulle testimonianza di alcuni di questi la procura ha cominciato a costruire il proprio impianto accusatorio per poi immortalare quello che accadeva all’intero della casa famiglia grazie alle telecamere nascoste. Dipendenti e collaboratori hanno raccontato alla guardia di finanza tutti i soprusi. Decisivo è stato soprattutto l’aiuto di una ex dipendente che, come aveva anticipato La Nazione, ha registrato di nascosto le conversazioni con la titolare della casa famiglia. E’ stata lei per prima a raccontare alla finanza di aver visto Luana Ginesi «somministrare agli anziani ansiolitici la mattina e la sera» e come gli effetti di questi fossero stati notati anche più di una volta dai parenti degli ospiti. Preoccupati per quanto vedevano, figli e nipoti avevano chiesto spiegazioni alla titolare che aveva risposto che era tutta colpa del «peggiorare della malattia». «Chi ti credi di essere te, cattiva, maledetta, me ne vado a casa mia...voglio i miei figli» diceva una delle ospiti della casa famiglia a Luana Ginesi che la stava strattonando. Terribile la replica dell’amministratrice. «Stai zitta – dice – stai attenta, me la paghi più una casa, te l’hanno venduta hai capito e stai attenta..non allungare le mani io te le lego. I tuoi figli sono tutti morti....le unghie devono essere fatte belle corte perché gliele faccio mangiare». Una delle operatricidice: «Si dovrebbe vergognare (riferito a Luana Ginesi, ndr) non c’è nulla in frigo e poi li tratta anche male. Oggi è il sesto giorno senza acqua calda. Addirittura ieri ho scaldato una grossa pentola d’acqua perché non si volevano lavare con l’acqua fredda».

«La mia assistita, Maria Luisa Ravenna, è del tutto estranea dalle terribili vicende al centro delle indagini sulla casa famiglia ‘Il Giardino Fiorito’». A dirlo è il legale della signora Ravenna, Valter Mattarocci che spiega come la sua cliente sia caduta dalle nuvole nel vedersi tirata in ballo nella vicenda dell’ospizio lager di via Del Medico. «Ad oggi non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione dalla procura e ha scoperto della vicenda solo leggendo il giornale – spiega il legale -. Lei, comunque è del tutto estranea a quanto è accaduto nella casa famiglia, tanto più che ci ha lavorato come inserviente solo dal 23 maggio al 7 giugno 2017. Si è trattato di un periodo di prova dopo il quale non ha continuato la collaborazione».