CLAUDIO MASSEGLIA
Cronaca

Si perde e passa la notte nei boschi. Ma è un nonno-rambo e sta bene

L’hanno cercato in tanti vicino a Zeri ma lui aveva solo pochi graffi

 Un momento delle ricerche dell’ex infermiere disperso nel bosco (foto d’archivio)

Un momento delle ricerche dell’ex infermiere disperso nel bosco (foto d’archivio)

Massa, 28 settembre 2017 - ALLA FACCIA delle (quasi) 80 primavere ha trascorso la notte all’addiaccio nel bosco, sdradiato fra alcune frasche. E come se nulla fosse il mattino seguente si è rimesso in marcia in cerca cercare della strada per tornare a casa. Una sorta di «nonno-Rambo» che ha messo in pratica l’esperienza maturata in 40 anni di servizio come infermiere della Marina militare. Si è conclusa col lieto fine la disavventura di un 77enne spezzino, uscito l’altro pomeriggio dalla sua seconda casa a Bosco di Rossano (Zeri) per fare due passi e già che c’era cercare un po’ di funghi, come fatto tante volte in passato. Ma non vedendolo rientrare all’ora di cena moglie e figlia hanno dato l’allarme, temendo fosse successo qualcosa di grave.

SI È COSÌ mossa una task force di soccorritori composta vigili del fuoco di Aulla, Lucca e Livorno (12 uomini più le unità cinofile vigili e personale dell’unità Tas specializzato in ricerche topografiche e Gps) dodici uomini del soccorso alpino e carabinieri di Pontremoli. Una prima traccia dell’uomo è stata data dal suo cellulare che alle 21,25 ha agganciato una cella con un cono ampio 8mila metri, quindi molto difficile da localizzare con esattezza. Per tutta la notte non è stato possibile rintracciare l’anziano che ha così trascorso la notte nel bosco: ieri mattina alle ricerche si è unito anche l’elicottero dei vigili del fuoco di Arezzo che ha sorvolato la zona.

Dell’anziano però nessuna traccia fino a quando, nel primo pomeriggio è stato lui stesso a materializzarsi nel bosco a molti chilometri di distanza dal punto dove si era smarrito. Lo ha notato sul sentiero nel bosco un altro fungaiolo arrivato in zona da Avenza. «Era tranquillo – ha raccontato – dopo averlo salutato non mi sarei fermato a parlargli se non avessi notato le sue ferite al volto e alle braccia», segni lasciati dal lungo cammino nella boscaglia. E il fungaiolo avenzino sapeva anche dell’allarme lanciato la sera prima per un anziano disperso nei boschi. Così si è offerto di accompagnarlo in auto fino al paese più vicino. Dopo un momento di esitazione, il 77enne spezzino ha accettato di farsi portare fino a Castoglio dove è stato raggiunto da familiari e soccorritori, che hanno lavorato sempre in perfetta sinergia. A dispetto di una lunga notte nel bosco al freddo, senza mangiare nè bere stata complessivamente bene, tantochè i sanitari della Croce Verde si sono limitati a curargli i pochi graffi sulle mani. Era solo un po’ frastornato. Ai soccorritori ha raccontato di aver dormito sopra alcuni cespugli e di aver ripreso poi il suo cammino al mattino seguente. Una stoffa forte temprata anche dai 40 anni di attività come infermiere imbarcato sulle navi della Marina Militare.