Massa, 14 agosto 2017 - UN TEMPO li chiamavano «vù cumprà» ora non è più di moda ma la questione è la stessa. Come ogni estate, con l’arrivo dei turisti, Marina di Massa e altre località sono quasi invase da venditori ambulanti che offrono merci di tutti i tipi. Hanno colonizzato persino il pontile creando tra i piloni una sorta di «negozio» all’ombra che apre al mattino e chiude alla sera. Per protestare, ieri mattina Mauro Rivieri e Stefano Benedetti, il primo rappresentante di «Massa Città Nuova», il secondo consigliere comunale di minoranza, hanno distribuito centinaia di volantini nelle spiagge comunali e a Marina contro i venditori abusivi e i massaggi in spiaggia. Nella zona del pontile e in piazza Bad Kissingen sono stati anche improvvisati presidi per sensibilizzare i bagnati a non acquistare più merce contraffatta.
«Consideriamo la giornata come un test importante che se risulterà proficuo, ci stimolerà a ripetere l’iniziativa nei prossimi giorni – spiegano i due – . È chiaro che l’unico mezzo veramente utile ad allontanare i venditori dalle spiagge e zone limitrofe è quello di non acquistare più la merce, poiché i sistemi repressivi danno immediati risultati, ma non eliminano il fenomeno. Ogni volta che le forze dell’ordine se ne vanno, ritornano più di prima. Chiediamo, comunque, al comandante della Polizia Municipale di provvedere sempre al sequestro della merce, applicando la sanzione prevista. E noi verificheremo se è possibile denunciare anche coloro che fanno acquisti, essendo la merce “corpo di reato” perche’ venduta in nero e prodotta dalle multinazionali del crimine. Sarebbe anche ipotizzabile il reato di ricettazione o in alternativa di incauto acquisto. Per questi motivi, chiediamo l’applicazione della legge, sia nei confronti dei venditori sia degli acquirenti. Abbiamo incontrato molte persone che hanno espresso piena solidarietà alla nostra iniziativa e ci hanno invitato a ripeterla. Per quanto riguarda la zona del Pontile, abbiamo osservato un altro problema legato alla presenza di decine di venditori abusivi che stazionano sul marciapiede: la mancanza di un gabinetto per cui i venditori abusivi fanno i bisogni dietro i cespugli dei giardinetti...».