Massa, 5 novembre 2014 - Duramente colpita la zona di Massa Carrara dalle pesanti piogge che si sono abbattute sulla Toscana durante la notte. Diversi gli allagamenti registrati nella provincia per il maltempo. Circa 200 metri dell'argine del fiume Carrione, nella zona di Avenza a Carrara, è crollato e le acque hanno invaso le strade intorno allagando i piani bassi delle case.
SALVATAGGI - Un disabile e cinque ospiti di una casa di cura sono stati messi in salvo dagli operatori del corpo forestale, impegnati anche con un elicottero nelle operazioni di soccorso degli abitanti di alcune case e strutture rimaste isolate in provincia di Massa Carrara. «L'elicottero - spiega il corpo forestale in una nota - sta soccorrendo gli abitanti di alcune case rimaste isolate. Altri Forestali sono presenti nel punto di coordinamento interforze attivato dal Comune e nella sala operativa di protezione civile attivata dalla prefettura. Altre alluvioni, di minor portata, stanno interessando il territorio della Lunigiana dove sono esondati il Torrente Aulella e altri tre corsi d'acqua minori». Intanto, alcune centinaia di persone sono rimaste senza energia elettrica per l'allagamento di cabine. In attesa che l'area torni accessibile, i tecnici dell'Enel stanno allestendo un 'pontè provvisorio per ripristinare il servizio al più presto.
Sono 600 gli animali messi in sicurezza nella Provincia di Carrara. Lo rende noto Coldiretti Toscana sulla base dei dati forniti dal servizio "Sanita' Animale" dell'Asl che sta seguendo le delicate fasi di recupero degli animali. Si tratta di pecore, cavalli, vitelli e bovini custoditi nelle stalle delle aziende agricole che hanno rischiato l'annegamento. Ancora in corso, invece, le operazioni di salvataggio di uno dei greggi che si trova al centro di una delle aree maggiormente colpite dell'esondazione del torrente Carrione, ad Avenza. Salvi i due cani pastori a guardia del gregge che si sono rifugiati sui rami. Il gregge sarà trasferito in una stalla nella zona industriale apuana. Danni si registrano nei magazzini e nelle strutture degli agricoltori coinvolti dove "l'acqua ha superato il metro e mezzo: i segni sono visibili sui muri delle stalle".
Maltempo, allagamenti a Marina di Carrara: la testimonianza di alcune persone salvate
LA SMENTITA SU MORTI E DISPERSI - Per un'ora circa è circolata la voce che a Carrara ci fosse una persona morta e un'altra dispersa per l'esondazione del fiume Carrione. Ma il sindaco di Carrara ai microfoni di Sky Tg24 ha smentito l'esistenza di vittime e dispersi. È stata trovata viva, infatti, la persona data come dispersa. Si tratta di un operaio che era rimasto intrappolato in una fabbrica vicina al luogo dell'esondazione. Inizialmente si è parlato di due i dispersi in città e tra questi di un morto. Le ultime notizie smentiscono che ci siano morti. Ai microfoni di Sky Tg24 il sindaco di Carrara nega ci siano vittime e dispersi: "L'allarme è rientrato. I vigili del fuoco hanno recuperato cinque operai che erano saliti sul tetto". Il sindaco Angelo Zubbani, parlando con Sky, ha chiarito che cinque operai di una segheria erano saliti sul tetto. Sono stati recuperati dai vigili del fuoco vicino al luogo dell'esondazione. In un primo momento fonti della Regione Toscana avevano parlato di un morto e un disperso fra i dipendenti della fabbrica. Anche Luca Ragoni, presidente del consiglio comunale di Carrara ha smentito l'eventualità di morti. Ma c'è chi parla sempre di due dispersi uno dei quali sarebbe stato tratto in salvo dai vigili del fuoco, ferito, al momento in ospedale. Mentre l'altro resterebbe disperso. "Non risultano morti" ha ribadito il vicesindaco di Carrara, Andrea Vannucci, arrivando sul luogo dell'esondazione del fiume Carrione, nella zona di Avenza. Anche la protezione civile regionale conferma che "non risultano morti". In un primo momento era stata una fonte della Regione, sulla base delle informazioni ricevute dalla protezione civile toscana, a confermare la notizia che vi fossero una vittima e un disperso, così come risultava ai primi soccorritori.
CIRCA 28 SFOLLATI - La protezione civile ha allestito un punto di accoglienza e prima emergenza nel complesso di Carrarafiere, a Marina di Carrara. Al momento risultano 28 sfollati per l'alluvione. Continuano intanto le operazioni per raggiungere le persone che sono rimaste isolate o che si trovano sui tetti. Sono al lavoro elicotteri e gommoni per le operazioni di salvataggio o per portare generi di conforto. "La situazione a Carrara è delicata. Siamo preoccupati perché c'è un precedente drammatico in quella zona e si sta facendo il possibile per tenere tutto sotto controllo". Lo ha detto il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, che da stamane all'alba è in continuo contatto telefonico con Angelo Zubbani, in sindaco di Carrara, colpita dal maltempo. "Non risultano morti, nè dispersi", ha proseguito Nencini, dopo una telefonata con la Prefettura di Carrara. Nencini assicura che "il Governo sta seguendo da vicino e con attenzione l'evolversi degli eventi con costanti aggiornamenti". "Il sindaco, la protezione civile e i vigili del fuoco stanno facendo un ottimo lavoro nella gestione dell'emergenza", ha concluso.
LE ORDINANZE DEL SINDACO DI CARRARA - Nella notte alcune famiglie sono state evacuate e altre, secondo quanto spiega la Protezione civile, sono salite sui tetti delle case. I problemi maggiori sono nella zona di Avenza e di Marina di Carrara. Il sindaco di Carrara, Andrea Zubbani, ha emesso varie ordinanze con le quali chiede alla popolazione di non uscire di casa, prevede la chiusura delle scuole e vieta l'uso a fini alimentari dell'acqua dell'acquedotto, visto che il gestore ha rilevato "fenomeni di intorbidimento delle sorgenti che servono il Comune di Carrara". Con una comunicazione GAIA Spa informa che a seguito dell'evento metereologico avverso della notte scorsa si sono verificati dei fenomeni di intorbidamento delle sorgenti che servono il Comune di Carrara, in particolare in loc. Carrara centro, Carrara Via Codena, località San ceccardo, Fossola, San Luca, Bonascola, località Stadio fino a Via Carducci, Miseglia, Colonnata, Zona Ospedale e zone limitrofe.
CIRCOLAZIONE - La linea ferroviaria Aulla- Lucca interrotta fra Sarzana e Massa dalle 7.30 per l'esondazione del fiume Parmignola a causa del maltempo che sta interessando la zona è stata riattivata verso le 10 di questa mattina. Per garantire la mobilità intanto Trenitalia aveva attivato bus sostitutivi tra Massa e Sarzana. Il Frecciabianca 9758 sta percorrendo un itinerario alternativo via Bologna Piacenza con un aumento dei tempi di viaggio di circa due ore. È stata riaperta, inoltre, in entrambi i sensi di marcia, la statale Aurelia a Ortonovo, tra le province di La Spezia e Massa Carrara, che era stata chiusa per l'esondazione del torrente Parmignola che aveva invaso la sede stradale. Lo comunica Anas.
DANNI - Agnellini affogati, campi allagati, stalle, magazzini e attrezzature invasi dal fango, fieno, e mangimi da buttare e serre distrutte dal vento. È quanto emerge dal primo bilancio stilato dalla Coldiretti sugli effetti dell'ondata di maltempo in Toscana. Tanta l'acqua che si è riversata, spiega la Coldiretti, su un territorio dove ad ottobre si era registrato un 43% di pioggia in meno che ha reso i terreni più vulnerabili al nubifragi. La situazione più grave si rileva nella Provincia di Massa Carrara già interessata dall'alluvione del 2012. Il torrente Carrione ed il Parmignola, sono usciti nuovamente dagli argini. Tra i casi più gravi la Cordiretti segnala la situazione dell'antica azienda agricola Paolini che è riuscita a salvare il gregge adulto nel pascolo che corre a fianco del torrente Carrione, ad Avenza, ma non gli agnellini che sono affogati. Da buttare fieno, paglia e mangimi. Compromesse le attrezzature meccaniche: l'acqua ha intaccato i circuiti elettroni. Sono finite sotto una decina di centimetri di acqua e fango anche migliaia di piantine di ortaggi seminati da pochi giorni. Le fortissime raffiche di vento hanno inoltre scoperchiato diverse serre e ricoveri di attrezzi.
I CORSI D'ACQUA STRARIPATI - A Carrara sono straripati i fiumi Carrione e Parmignola allagando case e strade. Ad Avenza l'argine che era stato costruito di recente è proprio crollato: duecento metri di muro si è sbriciolato e acqua e fango hanno letteralmente immerso le vicine segherie e le abitazioni. In un articolo pubblicato dalla Nazione il 17 aprile scorso i residenti già denunciavano il rischio di crollo dell'argine destro del torrente Carrione, poi effettivamente ceduto stanotte, all'altezza della segheria Furrer poco a monte del viadotto dell'autostrada, a Marina di Carrara, contribuendo all'allagamento delle frazioni contigue di Avenza e Marina di Carrara
Problemi anche nel centro storico di Carrara: l'acqua del fiume Carrione è esondata. Il problema piu grave però ad Avenza. La pioggia torrenziale a partire dalle 3 ha mandato in tilt il sistema fognario che ha causato una piena del Carrione e del Parmignola.
#allertameteoTOS #allertameteoLIG #carrara livello torrente #Parmignola a #Casano ore 6,05. http://t.co/SbItxhB0Za
— Barbara Barsanti (@Ba_Bars) 5 Novembre 2014
ABBATTUTO IL MOLO DI LEVANTE PER FAR DEFLUIRE ACQUA E FANGO - L'autorità portuale di Marina di Carrara ha dato l'ordine di abbattere urgentemente il muro di recinzione del molo di Levante del porto per far defluire l'acqua e il fango che continuavano a defluire. Buttato giù anche il muro dove ci sono le barche dei pescatori. Le ruspe e i mezzi dei portuali hanno aperto tre varchi.
LA QUANTITA' DI PRECIPITAZIONI CADUTE - Secondo ilmeteo.it l'acqua che è caduta nella notte corrisponde circa per quantità a quella che viene giù nell'arco di un mese. Dalle tre alle sei di questa notte, infatti, nella zona di Carrara, sono piovuti 183 mm in sole tre ore. Il dato è stato registrato dall'idrometro di Campocecina.
La mappa delle precipitazioni che hanno colpito questa notte la Toscana.
La Protezione civile alle 5,41 ha lanciato un messaggio che avvertiva i cittadini delle esondazioni. Tutti i mezzi della protezione civile sono stati subito mobilitati e nella zona più critica, quella appunto dove è crollato l'argine, si usano gommoni mentre stanno intervenendo anche gli elicotteri dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Fango e melma anche nelle strade di Marina di Carrara.
I SOCCORSI - Sono già al lavoro dalle prime ore di questa mattina oltre 40 volontari delle Pubbliche Assistenze toscane per fronteggiare l'emergenza dopo la nuova ondata di maltempo di queste ore. I volontari dell' Anpas lavorano con attrezzature specifiche come torri faro per illuminazione e idrovore per lo svuotamento dei locali allagati. Nelle prossime ore, seguendo le esigenze della Regione Toscana, la sala operativa regionale, aperta a Firenze da stanotte, potrebbe inviare nuove forze. "Siamo a disposizione - ha detto il presidente di Anpas Toscana, Attilio Farnesi - del servizio di protezione civile regionale". Gli elicotteri e i gommoni della Protezione civile e dei vigili del fuoco intanto stanno sorvolando l'area della provincia di Carrara colpita dall'esondazione del fiume Carrione. L'ultimo a essere recuperato è stato un ragazzo, straniero, che viveva in una casa abbandonata nelle vicinanze del corso d'acqua. Il fiume di fango ha raggiunto Avenza, dove vivono circa 15 mila persone, e Marina di Carrara, che conta circa 20 mila abitanti. I soccorritori stanno cercando di tamponare con dei blocchi di cemento la parte di argine crollata.
ENRICO ROSSI - Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è andato a Carrara per fare "il punto assieme al sindaco, vigili del fuoco e protezione civile". "Qui in 2 anni abbiamo realizzato 31 interventi per 16 mln e commissariato 2 opere in ritardo - ha scritto su Facebook -. Ora la priorità è portare tutti al sicuro poi verificherò le responsabilità". "A Carrara Fiere - aggiunge - abbiamo già approntato una struttura, attrezzata anche con cucina, per accogliere 200 sfollati. I ruspisti sono a lavoro per richiudere in giornata l'argine rotto". "Elicotteri e gommoni sono già al lavoro per evacuare le persone a rischio - conclude -. In tre ore sono caduti 177 mml di pioggia; di solito cadono in un intero mese d'autunno". Il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva precedentemente annunciato che sarebbe andato nelle zone colpite dall'esondazione "per rendermi conto di persona" della situazione. "L'allerta meteo regionale - aveva scritto sempre su Facebook - aveva avvisato del rischio di forti temporali nella zona e così è stato. La Protezione Civile è all'opera e invita a non uscire. Non ci sono né dispersi né vittime".