Carrara, 15 luglio 2016 - Lotta del Comune agli schiamazzi della movida provocati dall'abuso di alcol e contrasto da parte di piazza II Giugno allo sfruttamento della prostituzione. Arrivano due ordinanze del sindaco Angelo Zubbani contro la somministrazione di alcolici fuori da bar durante la movida notturna a Marina e contro il fenomeno della prostituzione che affligge le strade del litorale marinello, in nome del pubblico decoro. Le due disposizioni sono in vigore da oggi e saranno in vigore fino al 30 settembre. Multe fino a 500 euro per i trasgressori. La prima è stata emessa per evitare gli schiamazzi provocati da chi alza troppo il gomito fuori dai locali. Molte volte sono arrivate proteste da parte di residenti di Marina e del centro storico a piazza II Giugno, le quali hanno parlato di bottiglie lasciate abbandonate dopo le feste notturne, rumori molesti provocati da chi beve qualche drink di troppo.
«Tutti i giorni – si legge nell’ordinanza numero 290 che riguarda il divieto di bere fuori dai locali – dalle 21 alle 5, è vietato a chiunque consumare bevande alcoliche in qualsiasi contenitore, anche di vetro, all’interno di strade pubbliche, ovvero strade e giardini, nel centro storico di Carrara, nel perimetro da via Don Minzoni, via Erevan, via Codena, via Dell’Amico, via Tacca, via Fontana, piazza Sacco e Vanzetti, via Monterosso, via del Cavatore, via Conti, via Colonnata, via Carriona, via del Commercio, via san Martino, corso Rosselli fino a viale XX Settembre, il viale stesso, via Roma, e all’interno del perimetro di Marina, in via Covetta, via Pucciarelli, viale Zaccagna, viale della Pinete fino al confine di Massa, viale da Verrazzano, viale Colombo, via Rinchiosa, largo Marinai d’Italia, viale Vespucci (compresi gli stabilimenti balneari), via Fabbricotti fino al confine di Sarzana, via Comano, via Bassagrande, via del Parmignola, via Cà Marchetti, via Pontremoli, viale Galilei». La seconda, la numero 289 recita che «è vietato procedere a passo d’uomo o comunque mantenere una velocità tale da ostacolare il traffico, effettuare brusche frenate, eseguire qualsiasi manovra di fermata o accostamento, anche dichiaratamente per chiedere solo informazioni, o far scendere una prostituta. È inoltre vietato assumere comportamenti e atteggiamenti, ovvero indossare abbigliamento particolarmente succinto tale da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento nonché offendere la pubblica decenza». Anche in questo caso l'amministrazione comunale agisce per salvaguardare il decoro cittadino.
Alfredo Marchetti