Massa Carrara, 10 aprile 2012 - Montagna e telefonia mobile: quel segnale che non arriva mai. «Da troppi anni siamo presi in giro — protestare Pietro Bertonelli di Guadine —. Torno su questo argomento perché, oltre il monte Pelato, appena varcato il confine di Massa, in zona Arni, da tempo funziona un ripetitore per servire un centinaio di persone. Da noi abbiamo interi paesi isolati: Forno, Canevara, Casette, Caglieglia, Guadine, Gronda, Casania e Resceto. E quando c’è un temporale, non funziona più nemmeno la linea fissa. In diverse occasioni, il cellulare potrebbe salvare una vita.

Quando ci fu la frana, nel 2007, i disagi furono aggravati proprio per l’assenza di telefonia mobile. Per non parlare dei cercatori di funghi che, quando si perdono nei boschi, si mobilitano carabinieri e protezione civile per le ricerche. Oppure di incidenti capitati ad escursionisti, con notevole ritardo dei soccorsi. Non si può davvero andare avanti così».

La gente, in caso di necessità, è costretta a bussare alla porta della prima casa che incontra, sperando di trovare un telefono fisso funzionante. Il nocciolo della questione è sempre quello: trovare un sito per il ripetitore. «Si è parlato di Altagnana, di Casette, Antona, Vergheto, e poi dei campanili delle chiese. Oggi si ipotizza l’uso di piazzette e luoghi pubblici, ma ancora non si vede niente».

Bertonelli lancia la sua proposta: «Al Rifugio del Pian Della Fioba esiste un ripetitore Rai inutilizzato che serviva per coprire il segnale della Valle del Renara. C’è il traliccio, c’è l’ energia elettrica: perché non sfruttarlo per la telefonia mobile? Ormai la gente è stanca di essere presa in giro. Possibile che a segnare il confine tra Massa Carrara e Lucca sia il degrado?». Anche da Casette, Martina Antonioli alza la voce: «Si continua a rimandare, mese dopo mese, senza un segnale che ci dia un minimo di fiducia. I paesi della montagna massese non possono continuare ad essere bistrattati. Siamo stanchi di false promesse».

Ricordiamo che nel 2009, l’amministrazione comunale, ricalcando una delibera dell’amministrazione precedente, nel 2007, bloccò il piano delle antenne fin quando non fossero installati gli impianti in montagna. Nel dicembre 2011, il Comune ha revocato lo stop ai gestori ma i paesi sono ancora senza segnale, e di impianti nemmeno l’ombra.

Angela M. Fruzzetti