Pontremoli (Massa Carrara) - Dovrebbero essere resi noti oggi gli attesissimi esiti dell’ispezione ministeriale effettuata la settimana scorsa tra le mura dell’Istituto Giulio Tifoni di Pontremoli, dopo la chiacchieratissima vicenda dei cinque alunni bocciati in prima elementare.


Dalla segreteria dell’Ufficio scolastico regionale infatti, la direttrice generale, Angela Palamone lunedì aveva fatto sapere che occorrevano ancora un paio di giorni per rendere note le conclusioni a cui il Ministero della Pubblica Istruzione era giunto dopo aver analizzato tutti i dati, le carte, e le dettagliate relazioni redatte dal dirigente scolastico Angelo Ferdani. Risultati attesi non solo dai genitori dei bambini bocciati, ma anche da Ferdani stesso, che in questi giorni ha spesso rivendicato la propria posizione, "totalmente in regola — ha sottolineato più volte lo stesso dirigente scolastico — rispetto alla normativa vigente".

Dello stesso parere non erano i genitori degli alunni di prima elementare, che durante l’anno hanno vinto un ricorso al Tar ed effettuato due diffide nei confronti di scuola e Comune di Pontremoli, culminando poi con le cinque bocciature e con la conseguente reazione. Ieri sera inoltre, si è svolto a Pontremoli un incontro tra genitori e alcune maestre del Tifoni, riguardante le prossime prime elementari. Pare infatti che le prime previste sarebbero due, entrambe da 29 alunni.

Per questo Ferdani vorrebbe al più presto proporre al dirigente Maria Alfano, dell’Ufficio Scolastico provinciale una terza classe da gestire con l’organico già presente, eliminando cioè le ore di copmpresenza. A presenziare all’incontro anche alcuni membri dei sindacati, che affermano come tale soluzione non sia prevista dalla normativa.
 

Manuela Ribolla