Massa, 9 marzo 2013 - "È come se gli avessero sparato. Ne hanno decretato la morte certa. Senza me non mangia; lontano da me va in depressione". È disperato Giacomo Fineschi della concessionaria “Car Shop occasioni” di viale Mattei per la scomparsa di Garibaldi il pappagallo che Giacomo da dieci anni cura e ama proprio come uno di famiglia. Garibaldi è scomparso nella notte fra giovedì e venerdì. Rapito da ignoti che per impossessarsi dello splendido esemplare, razza Ararauna, sono entrati nel parco della concessionaria sfondando la recinzione e con delle tronchesi hanno spaccato il lucchetto della grande voliera che era la casa di Garibaldi e che Giacomo aveva fatto fare su misura.
"L’allarme è suonato - racconta Giacomo -, ma l’istituto di vigilanza privata dice di non aver ricevuto il segnale, così coloro che hanno preso il pappagallo hanno potuto agire indisturbati. garibaldi non si faceva prendere da nessuno; immagino che non lo abbiamno portato via usando maniera delicate". Fineschi ha presentato denuncia ai carabinieri della Stazione di Marina di Massa, che stanno indagando. E lo stanno facendo anche su quelle scritte lasciate su due muri della concessionaria e per terra, a firmare, e quasi a voler giustificar,e quell’atto incivile: "A.l.f" Animal Liberation Front, ma potrebbe essere un depistaggio. Garibaldi, del resto, ha un valore di quasi quattromila euro e potrebbe essere “piaciuto” per questo. Resta il fatto che quell’animale, nato in Italia, e preso da Fineschi dieci anni fa in un allevamento italiano era trattato come un re; ha il microchip ed è stato vaccinato ("Ho tutti idocumenti che lo possono provare"), ma soprattutto senza di me non mangia. Lo portavo sempre con me e chi lo ha preso deve sapere che quel tipo di pappagallo quando si separa dal padrone muore. Garibaldi ha bisogno di cure. Riportatemelo".
di Valentina Conte
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