Montecatini, 15 ottobre 2010 - La guerra sulle aperture domenicali dei supermercati arriva anche in Valdinievole. Unicoop è pronta a rinunciare a questa possibilità che, secondo alcune stime a livello regionale, porta un incremento delle vendite tra il 15 e il 20%. Oggi l’ipermercato di Massa e Cozzile è aperto due domeniche al mese ma, secondo una delle proposte in discussione al tavolo d’area, potrebbe perdere questa opzione. Turiddu Campaini, presidente del comitato di sorveglianza di Unicoop, ha recentemente dichiarato che «non è socialmente accettabile continuare a lanciare messaggi secondo cui l’attività più ludica ed educativa sia proprio quella dello shopping».
La cooperativa, oltre all’ipermercato di Massa e Cozzile, gestisce anche tre medie strutture di vendita in Valdinievole, tra Pescia, Buggiano e Monsummano. Queste rimarrebbero aperte due domeniche al mese, come previsto dalla proposta in discussione al tavolo. L’orientamento di Unicoop è dato principalmente da due motivi. Il gruppo è specializzato nella vendita di prodotti alimentari, un settore che la domenica non sembra dare grandissimi risultati. La clientela del giorno di festa appare più interessata a fare shopping nell’abbigliamento o altri settori. I costi del lavoro domenicale, oltretutto, sembrano essere impegnativi anche per la cooperativa.
La decisione, a livello regionale, ha già trovato il favore delle organizzazioni sindacali, da tempo impegnate in una maggiore tutela del giorno di festa per i lavoratori. Schierata su posizioni simili a Unicoop, in Valdinievole, c’è Confesercenti: l’associazione di categoria è convinta della necessità di non consentire l’apertura domenicale alla grande distribuzione. L’organizzazione dei commercianti punta a dare la massima libertà alle attività dei centri commerciali naturali e dei centri storici, per tutelare le piccole imprese. Alle medie strutture, l’associazione punta a concedere 22 aperture domenicali.
Nei giorni scorsi, al tavolo di concertazione, c’è stata un’osservazione critica sulla nuova sede di Esselunga. Il supermercato del gruppo Caprotti da 35 anni si trova in via Lucchese, ma per esigenze di sviluppo, punta a trasferirsi in via Macchiavelli. Secondo osservazioni tecniche, la nuova sede comporterebbe la trasformazione del supermercato in un’attività della grande distribuzione.
Il gruppo Caprotti, nel caso dovesse andare in porto l’accordo auspicato da Confesercenti, dovrebbe rinunciare a questa possibilità. Non è così scontato, però, che il tavolo di concertazione arrivi in fondo con un accordo valido per tutta la Valdinievole. Se nell’area metropolitana di Firenze il lavoro ha prodotto un risultato, in Versilia non sono state trovate soluzioni condivise. I Comuni di questo comprensorio hanno dovuto avviare singoli tavoli di concertazione per cercare accordi.
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