Montecatini, 29 luglio 2011 - Presidio davanti allo stabilimento della Incom, storica azienda di confezioni, di Pieve a Nievole per protestare contro la procedura di mobilità avviata per 38 lavoratori, quasi tutte donne. A riferirlo è una nota di Cgil e Cisl: ''I dipendenti si sono ritrovati oggi davanti ai cancelli della sede per protestare contro una procedura di mobilità che riguarderà più di un terzo dell'attuale organico. Molti lavoratori vengono da due anni di cassa integrazione (ordinaria e straordinaria), ma adesso lo spettro del licenziamento si fa più concreto''.
''La crisi è innegabile - commenta Michele Gargini della Filctem Cgil - ma per evitare la strada della mobilità esisterebbero anche altri ammortizzatori sociali come la cassa integrazione in deroga o i contratti di solidarietà, che consentirebbero di guadagnare un anno per valutare meglio le cose e far maturare ad alcuni dipendenti i requisiti per poter andare in pensione''. Marcello Familiari della Femca Cisl evidenzia che ''molti lavoratori hanno già provato a trovare una nuova collocazione, ma senza successo. E si tratta di molte donne in maggioranza tra i 40 e i 50 anni: un'età critica per ciò che riguarda il mondo del lavoro''.
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