Montecatini, 26 febbraio 2012 - L’ANALGESIA del parto all’ospedale di Pescia diventa …maggiorenne. Sono diciotto anni che al Cosma e Damiano viene praticato, su richiesta delle madri, questo procedimento indolore, una metodica tutt’ora presente in poche strutture. Secondo i dati del ministero della salute, rilevati dalla relazione sui punti nascita, solo il 15,3% delle strutture italiane offre la possibilità dell’analgesia. In Toscana, dall’analisi degli anni 2008-2009 effettuato dalla Agenzia regionale di sanità, la percentuale di parti in analgesia si attesta intorno al 16%. Dal febbraio 2010 l’analgesia nel parto è inserita nei livelli essenziali di assistenza (Lea). Al punto nascita dell’ospedale di Pescia, si è sempre offerta alle partorienti la possibilità di scegliere liberamente, e gratuitamente, questo servizio 24 ore su 24.
 

SEBBENE la maggior parte delle donne affronti il dolore in travaglio di parto in modo sereno, per altre può rappresentare un vero e proprio ostacolo. Può verificarsi che la parto-analgesia sia addirittura necessaria, come nel caso di determinate patologie fisiche o psichiche della gestante (gravidanze sempre più avanti con l’età anagrafica, morte intrauterina del feto, ecc). Il parto, inoltre, è spesso legato ad un concetto di sofferenza biblica e controllare il dolore rappresenta ancora per molti un modo innaturale di partorire. «Questo – sostengono i primari dei reparti di anestesia e rianimazione e del punto nascita, Luca Rosso e Laura Niccoli — non è assolutamente vero, poiché con le nuove metodiche si rispetta a pieno la naturalità dell’evento, in quanto viene controllato selettivamente solo il dolore».

Tutte le donne che decidono di partorire presso il Punto Nascita del Cosma e Damiano vengono accuratamente informate tramite un corso collettivo, tenuto dall’anestesista, che si ripete due volte al mese. È stato ampiamente dimostrato in questi anni che, nonostante non esista alcuna procedura medica del tutto priva di rischi, l’analgesia nel parto risulta una tecnica sicura, con pochissimi effetti collaterali e con un elevato grado di soddisfazione materna.
 

«QUESTA metodica — ricorda l’Asl 3 — risponde a tutti i requisiti in termini di efficacia (perché diminuisce il dolore delle contrazioni), sicurezza (perché sono sufficienti dosaggi di farmaci molto bassi) e flessibilità (in quanto il dosaggio farmacologico viene calcolato in base allo stadio del travaglio nel pieno rispetto della dinamica del parto e della soddisfazione materna). In questi anni, al Cosma e Damiano, il numero dei parti è andato progressivamente aumentando, superando il traguardo di 1200, e di pari passo è andato sia l’aumento delle parto-analgesie, che ha raggiunto il 32%, sia la diminuzione dei parti cesarei, la cui percentuale si aggira intorno al 16 % (la media nazionale è del 38.4% circa e in Toscana del 26,7%)».