Montecatini, 16 settembre 2013 - «LA MACCHINA aveva alcuni problemi e allora ci siamo fermate sulla corsia di emergenza e abbiamo deciso di scendere, dopo aver acceso le quattro frecce, per prendere il triangolo di segnalazione. Dopo averlo preso dalla macchina ho fatto appena tre passi in avanti e stavo per metterlo a terra, ma dopo non mi ricordo assolutamente più nulla...». Sono queste le prime parole di Nicoleta, la ragazza di origini rumene, ma residente a Spianate in Lucchesìa, a distanza di pochissime ore dalla tragedia che ha colpito Tatiana e tutta la compagnia che era con lei (leggi l’articolo anche nel Nazionale). Nicoleta, che dovrà essere operata al femore, era una delle cinque ragazze che sabato sera stava recandosi a lavoro (lavorano come bariste e cameriere) in un locale del Valdarno quando all’improvviso sono state travolte da un’auto che ha causato il ferimento di quattro di loro mentre la quinta, la quarantenne ucraina Tatiana Forgaci di Montecatini, è rimasta uccisa.
NICOLETA è ancora sconvolta. Queste sono le ultime cose che ricorda. A quel punto, infatti, c’è stato l’impatto e al risveglio solo un forte dolore alle gambe e la ricerca di aiuto, con i mezzi di soccorso che comunque erano già arrivati sul posto e con i sanitari che le stavano praticando il massaggio cardiaco salvavita. Una vita stravolta dal terribile episodio. Le cinque giovani si erano ritrovate tutte assieme, sabato sera, al parcheggio della stazione ferroviaria di Montecatini Terme-Monsummano e da lì, sulla macchina guidata da Tatiana, erano dirette a Valdarno. Tutto stava procedendo come sempre quando l’Audi, sull’autostrada A1 fra Firenze Sud e Incisa, ha iniziato a dare alcuni problemi. Il gruppo si è fermato sulla corsia d’emergenza, ha messo regolarmente le quattro frecce ed è poi sceso per prendere dalla bauliera il triangolo di segnalazione. E qui è accaduto l’impensabile: una Mercedes classe C station wagon di colore nero è piombata addosso alle cinque ragazze ferendone quattro e uccidendone una.
TRA LE GIOVANI ferite anche Nicoleta appunto, immediatamente soccorsa e rianimata perché nel frattempo aveva perso conoscenza. La giovane è stata immediatamente trasportata al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri dove gli è stata riscontrata la frattura del femore e una ferita lacero contusa sulla testa a cui sono stati applicati otto punti. Ma la ferita più grave sarà quell’amica persa per sempre.
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