DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Terme, spunta cordata svizzera: si attende l’apertura delle buste

Il bando è scaduto a maggio ma non c'è l’ufficialità della Regione

Vittorio Bugli, assessore regionale alle partecipazioni dell’amministrazione in aziende e società, e turisti alle Terme Tettuccio

Vittorio Bugli, assessore regionale alle partecipazioni dell’amministrazione in aziende e società, e turisti alle Terme Tettuccio

Montecatini, 6 giugno 2017 -  Terme, esiste qualcuno che vuole rilevare le quote della Regione? Il bando per la manifestazione di interesse relativo al 67,12% del pacchetto azionario è scaduto mercoledì 31 maggio, alle 12, e, da allora, nessuno si è fatto vivo da Firenze per far sapere qualcosa alla città. Il prezzo posto a base d’asta è stato calcolato come il valore della frazione di patrimonio netto, ovvero il 67,12% di 30 milioni e 799.112 euro, circa 20 milioni e 600mila euro. Le passività dell’azienda, al momento, sono stimate in 36 milioni e 734.975 euro, di cui 21 milioni e 123.864 soltanto nei confronti degli istituti di credito. Mercoledì scorso, Silvia Motroni, presidente della commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, ha convocato l’amministratore unico Carlo Brogioni, con la speranza che da lui potesse arrivare qualche notizia. Ma il commercialista fiorentino, a cui non spetta alcuna competenza ufficiale sul modo in cui il socio Regione intende destinare le quote dell’azienda, non era a conoscenza di niente. Poi, complice anche il ponte del 2 giugno, sulle manifestazioni di interesse eventualmente presentate è sceso il silenzio.

La Regione, probabilmente, sta aspettando che si concludano i tempi previsti per l’invio postale delle offerte dalla data di scadenza del bando o che ci sia la certezza di cosa è stato mandato effettivamente attraverso la posta elettronica certificata (Pec). Vittorio Bugli, assessore regionale alle partecipazioni dell’amministrazione in aziende e società, vuole mantenere un profilo molto prudente in merito e, forse, una comunicazione ufficiale potrebbe slittare a mercoledì. Intanto, secondo la migliore tradizione montecatinese, crescono le voci sui soggetti che potrebbero essersi fatti avanti con la Regione. Una delle ipotesi più riportate a Montecatini, parla di una società svizzera, il cui titolare sarebbe molto amico dell’ex amministratore unico delle Terme Giovanni «John» Fiori, ormai assurto al ruolo del «Gigante, pensaci tu!», che molti ricorderanno nei caroselli della Ferrero. La manifestazione di interesse, che, bisogna ricordarlo, non è affatto vincolante, oltre ai 20 necessari per le quote azionarie, andrebbe a prevedere anche investimenti complessivi per 150 milioni. E, tra una chiacchiera e l’altra dei montecatinesi, spunta pure l’ipotesi della creazione di un albergo di lusso all’interno delle Terme Tettuccio. Un progetto che non sarebbe ardimentoso solo per l’opposizione di numerosi titolari di hotel cittadini ma anche, e soprattutto, per le eventuali osservazioni della Soprintendenza. La speranza è che, in mezzo a un pettegolezzo e l’altro, spunti presto un chiarimento su chi ha manifestato davvero l’interesse per le quote delle Terme e con quali modalità.