Ieri le cronache dei giornali davano conto della terribile vicenda dell’istituto minorile Beccaria di Milano. Un istituto abbandonato da anni, come ha detto il sindaco Beppe Sala. “Maltrattamenti e torture in cella sui minorenni del Beccaria. Arrestati tredici agenti”, titolava Quotidiano Nazionale in prima pagina.

La politica è fatta di simboli. I leader con i loro corpi, con la loro presenza, sono un segno, una raffigurazione. Anche le candidature civiche alle elezioni europee sono un’immagine.

E dunque eccole, le liste del Pd. Ieri la direzione nazionale del partito di Elly Schlein si è riunita per dare il via libera alle candidature alle Europee.

Ospite delle Pecore Elettriche di oggi il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze, Marcello Bortolato, magistrato, giurista e autore insieme a Edoardo Vigna di “Vendetta pubblica” (Laterza).

Martedì scorso sono stato ad ascoltare Eike Schmidt nel giorno del lancio della sua candidatura a Firenze, al teatro Cartiere Carrara, l’ex Tuscany Hall.

Ma allora, codesto generale Roberto Vannacci? Ancora non ha deciso se candidarsi con la Lega, ma forse è tutta solo scena. Lui, il militare che ha il compito di trasformare i lettori dei suoi due libri in elettori, è in campo in realtà da mesi. Con le presentazioni dei suoi best seller, le sue interviste, i suoi interventi televisivi.

“I suicidi sono il prodotto della lontananza della politica e della società civile dal carcere”, dice la Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà, che ha organizzato per il prossimo 18 aprile una giornata di mobilitazione.

I primi quarant’anni della Lega, la Lega che fu di Umberto Bossi e oggi è di Matteo Salvini, coincidono con l’apice della crisi della sua leadership.

Il tema della salute mentale in prigione è tra i più misconosciuti. Si fa fatica a capire l’entità del problema

È dunque finita così. Dopo la scissione dell’ex Terzo Polo, con lo scazzo fra Azione e Italia Viva, ormai consolidato e certificato da tempo, s’è scisso pure Più Europa, il partito di Emma Bonino e Riccardo Magi.

L’inchiesta pugliese sul voto di scambio, che coinvolge anche una ex assessora regionale di Michele Emiliano, Anita Maurodinoia, è diventata una ghiotta occasione per Beppe Conte.

Le Pecore Elettriche oggi vi parlano dell’ultimo libro di Rick Dufer, al secolo Riccardo Dal Ferro, autore di Daily Cogito: “Critica della ragion demoniaca. Quali forze sono al comando della tua vita?” (Feltrinelli).

Qual è il rapporto fra scienza e cinema? Una forma di espressione artistica come si confronta con la tecnica? Qual è l’immagine della scienza che arriva dalla letteratura cinematografica fantascientifica? A queste e altre domande risponde il professor Marco Ciardi, ordinario di Storia della Scienza all’Università di Firenze, autore insieme ad Andrea Sani di “Incontri ravvicinati tra scienza e cinema” (Hoepli).

E alla fine Eike Schmidt si candidò. L’ex direttore degli Uffizi, attuale direttore del museo nazionale di Capodimonte, è il candidato sindaco della coalizione di destra-centro a Firenze. Lo ha ufficializzato sabato scorso con una passeggiata nel centro storico del capoluogo toscano.

Il M5s alle elezioni politiche del 2022 era dato per finito, defunto, ma è riuscito a passare per vincitore morale all’opposizione nonostante il dimezzamento dei voti rispetto alle precedenti elezioni politiche

Ma sapete che prima o poi arriveranno pure le elezioni regionali in Umbria? L’ultima volta si votò il 27 ottobre, sicché toccherà aspettare l’autunno.

L’ospite delle Pecore Elettriche di oggi è Piercamillo Falasca, vicesegretario di Più Europa, che non risparmia critiche al leader di Italia Viva Matteo Renzi e alla leader di Più Europa Emma Bonino.

Sarà una settimana appassionante, nel senso di carica di passione, quella della maggioranza di governo, appena rientrata dalle brevi vacanze di Pasqua.

La composizione delle liste elettorali è sempre un momento di tensione per i partiti politici. Con quella per le elezioni europee però il Pd ci sta mettendo del suo.

Si parla di lista europeista fra Italia Viva e Più Europa, ma il clima non è granché. Un pezzo di Più Europa è contrario perché vorrebbe l’alleanza con Azione. E fra Italia Viva e Azione è pure arrivata l’ora delle querele.

Ma che cosa ci faceva in prigione Alvaro Fabrizio Nuñez Sanchez, detenuto di 31 anni, affetto da gravi patologie psichiatriche, suicidatosi nel carcere di Lorusso e Cutugno, a Torino, lo scorso 24 marzo? Niente, assolutamente niente. Non era il posto per lui, non doveva stare lì.

Dieci anni di spesa pubblica senza costi (apparenti). Le Pecore Elettriche intervistano la professoressa Veronica De Romanis, autrice de “Il pasto gratis” (Mondadori).

È giusto parlare con tutti, dialogare con tutti, persino scazzarsi con tutti. Ma che confronto ci potrà mai essere con chi vuole impedirti di esistere perché ti considera parte di una “entità sionista”?

Spesso assistiamo alla pressione di una minoranza di facinorosi, i quali non si peritano di definire ‘entità sionista’, definizione cara ai neonazisti ed ai fondamentalisti islamici, lo Stato di Israele

Come si capisce dai toni che si alzano sempre di più, Beppe Conte è in piena campagna elettorale. Non solo contro Giorgia Meloni, ma pure contro il Partito Democratico di Elly Schlein.

Lo scrivevo su Quotidiano Nazionale all’indomani delle Regionali in Sardegna: “La politica estera – non le prossime elezioni regionali in Abruzzo – sarà il vero banco di prova del governo italiano nel 2024”. E puntualmente ci siamo arrivati.

Tira una brutta aria in giro. È notizia di ieri: l’Università di Torino non parteciperà al bando 2024 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per la raccolta di progetti di collaborazione tra le istituzioni di ricerca italiane e israeliane.

Dal Campo Largo all’ex Terzo Polo. Che succede da qui alle elezioni europee? Le Pecore Elettriche ne parlano con Lorenzo Castellani, docente alla Luiss, editorialista di QN e autore di un bel libro appena uscito, “Eminenze grigie. Uomini all’ombra del potere” (LiberiLibri)

Colpi di scena continui nel Campo Largo, dove si stanno definendo le strategie - si fa per dire - dei prossimi appuntamenti elettorali.

È finita così. È finita che in Basilicata per le elezioni regionali del 21 e 22 aprile si è ricomposto il Campo Largo. Largo ma non larghissimo. È stato individuato il candidato, Domenico Lacerenza, medico oculista, esponente dunque della mitologica società civile, e candidato di Pd, M5S, Alleanza Verdi Sinistra, Più Europa e Basilicata Casa Comune.

Dopo le elezioni in Sardegna e in Abruzzo, il M5S sta cercando di capire se è il caso di proseguire o meno con l’alleanza del Campo Largo, fortemente voluta dal Pd.

“È abbastanza incredibile come il fatto che la metà degli elettori in Abruzzo (come in Sardegna) non sia andata a votare sia quasi totalmente ignorato nei commenti”, dice su Twitter il deputato del Pd Andrea Orlando. È un’osservazione interessante, approfondiamola.

E fu così che arrivarono le elezioni regionali in Abruzzo, dove ha vinto Marco Marsilio detto il “Lungo”, tra i dirigenti nazionali di Fratelli d’Italia storicamente più vicini a Giorgia Meloni.

Joe Biden ha voluto rassicurare gli americani sulla sua età, ma c’è il rischio che il suo discorso di pochi giorni fa, troppo affilato, gli si possa ritorcere contro?

Basta vedere l’entusiasmo con cui Matteo Salvini reagisce ogni volta che Donald Trump vince le primarie negli Stati Uniti. È tutto un “congratulations” rivolto all’ex presidente Trump mentre Meloni ha un ottimo rapporto con Biden

Ordunque, questa domenica, domenica 10 marzo, si vota in Abruzzo. Regione diventata determinante per la tenuta della coalizione di destra-centro, dopo la sconfitta in Sardegna.

“La crisi della narrazione” è l’ultimo libro, pubblicato da Einaudi, del prolifico filosofo Byung-Chul Han, nato a Seoul ma formatosi in Germania, dove ha studiato a Friburgo e Monaco di Baviera. È un agile testo che dalle nostre parti arriva nel momento giusto, mentre un pezzo dell’Italia va dietro alle vicende di due notissimi influencer.

“In Basilicata Angelo Chiorazzo da solo non vince, il Pd ha commesso errori da matita blu”, dice alle Pecore Elettriche Salvatore Margiotta, ex senatore del Pd, membro della direzione regionale del Pd della Basilicata.

In Basilicata, dove si voterà ad aprile, l’avventura del "Campo Largo" non procede benissimo. Ma più delle trattative per le elezioni regionali, tra le quali rientra anche il Piemonte, dove pure non mancano problemi, è la politica estera a pesare nel rapporto fra Pd e Cinque Stelle.

Si mettono davvero male le cose per Joe Biden. Un sondaggio pubblicato dal New York Times dice che Donald Trump è al 48 per cento, cinque punti sopra Biden, fermo al 43 per cento. Fin qui non si era ancora mai visto un distacco così pronunciato fra l’ex presidente degli Stati Uniti e l’attuale inquilino della Casa Bianca, che rischia davvero di perdere le elezioni di novembre.

Dare l’impressione di non essere mai in controllo degli eventi, soprattutto quelli che la riguardano direttamente, è un problema antico della destra fiorentina, che nemmeno con FdI alla guida della coalizione sembra essere risolto

Ieri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riferito in aula alla Camera sulle manifestazioni di Pisa e Firenze.

Mica penserete che è già finita qui, la faccenda, con le elezioni in Sardegna. Eh no, nel 2024 si voterà in continuazione. Dunque il prossimo 10 marzo ci saranno le elezioni in Abruzzo, Regione attualmente governata dalla destra.

Oggi analizziamo il risultato delle elezioni regionali in Sardegna dal punto di vista degli sconfitti. Anzitutto, partiamo dai dati, che sono assai interessanti.

Alessandra Todde, ex vicepresidente dei Cinque Stelle, è la nuova presidente della Regione Sardegna. Prima volta per il M5S, che non era mai andato oltre la guida di qualche Comune per quanto importante (da Torino a Livorno, da Parma a Roma).

Ma a che cosa potranno mai servire i manganelli contro un gruppo di studenti minorenni, inermi, a volto scoperto? La domanda è retorica, perché la risposta è: a niente. O meglio, purtroppo a molto. Direi essenzialmente a fare del male.

La morte di Alexey Navalny, blogger, avvocato, attivista, avversario di Putin ci ricorda quanto sia essenziale e preziosa la differenza fra autocrazie e democrazie.

Nikki Haley, candidata alle primarie del Partito Repubblicano per la scelta del candidato presidente alle elezioni presidenziali statunitensi del prossimo novembre, ha fatto un grande comizio martedì scorso. Questo sabato, il 24 febbraio, ci sono le primarie in South Carolina.

Il prossimo fine settimana ci sono le elezioni regionali in Sardegna, primo appuntamento del lunghissimo e denso anno elettorale. Sono elezioni che arrivano in un momento di tensione per i partiti italiani ed è anche per questo che hanno assunto un certo significato e una certa rilevanza, che vanno al di là dei confini regionali sardi.

Alla fine l’apertura di Elly Schlein sul terzo mandato c’è stata. Ieri, in Direzione, la segretaria del Pd ha detto che se ne può parlare.

Questa è la settimana in cui i partiti dovrebbero dire una parola chiara sulla questione del terzo mandato.

Può nascere un movimento civico regionale che guardi a destra? Le sensibilità sul tema, tra i sindaci della destra toscana, sembrano essere diverse e il dibattito proseguirà. Ma di certo c’è l’intenzione di far presente all’elettorato che non c’è soltanto il “partito dei sindaci” dem

No, non glielo vogliono dare a Matteo Salvini il terzo mandato per permettere a presidenti di Regione, come il sempiterno Luca Zaia, di potersi ricandidare.

La Camera ha dunque approvato, martedì scorso, una mozione del Pd che, per la prima volta, impegna il governo a chiedere il cessate il fuoco a Gaza. E le riforme?

Non va sottovalutata la minaccia di Donald Trump, possibile candidato alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024, contro quei paesi membri della Nato che non spendono abbastanza per la difesa (ne abbiamo parlato ieri alle Pecore Elettriche).

Nell'intricato mosaico della corsa alle elezioni per il presidente americano, questa, al momento, sembra essere la domanda delle domande...

A Firenze la coalizione TTPD, Tutti Tranne Pd, è in fervente attività. Sabato scorso Tomaso Montanari in un teatro Puccini strapieno ha lanciato la sua associazione, “11 Agosto”.

A Firenze, capitale prossima del voto di giugno, passano le settimane ma gli schieramenti restano gli stessi specialmente dal centro verso sinistra. E il leader di Italia Viva ha sempre voglia di incidere

Il caso Salis è arrivato in Parlamento. Ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto in aula con una dettagliata informativa riguardante Ilaria Salis.

Intervista con Giuseppe Caputo, sociologo del diritto all’Università di Firenze

Dunque, qualcosa si muove a sinistra su Israele e per Israele. La storica associazione “Sinistra per Israele” - che aveva tra i suoi primi firmatari anche Giorgio Napolitano e Bruno Segre - torna a farsi sentire con iniziative pubbliche.

Sono stato finalmente a vedere, a un mese dall’uscita, il nuovo film di Wim Wenders, “Perfect Days” (in una sala del cinema strapiena). Lo dico subito: il film è meraviglioso.

Il tennista Jannik Sinner, 22 anni, non ha fatto in tempo a vincere l’Australian Open che già deve giustificarsi. Va o non va al Festival di Sanremo? Ha la residenza a Montecarlo. Perché? È un evasore o uno che elude le tasse? E via così.

L'esempio dei virologi: nell’emergenza Covid alcuni di loro sono stati chiamati per parlare di temi che non c’entrano con la loro specializzazione. Avranno le loro idee politiche, ma valgono quelle di chiunque altro

Le immagini di Ilaria Salis, insegnante di scuola elementare che da quasi un anno è in carcere in Ungheria, e che la mostrano in tribunale in manette e incatenata con i ceppi ai piedi, hanno fatto gridare giustamente allo scandalo.

Questa è stata un’altra settimana di duelli, baruffe, scazzottate virtuali e litigi nell’ex Terzo Polo. Cioè fra Azione e Italia Viva. Uno scontro che ciclicamente si rinnova, anche fra chi se n’è andato e chi è invece è rimasto.

Pd e M5S riprendono da dove avevano finito. Cioè dal Pd che cerca, assolutamente cerca, fortissimamente cerca, l’interlocuzione, il dialogo, l’intesa, l’alleanza con il M5S guidato dal punto fortissimo di riferimento di tutti i progressisti, Giuseppe Conte.

Da giorni è diventata nota al grande pubblico una parola diffusa a suo tempo sopratutto fra i lettori di Fulvio Abbate, “amichettismo”. L’amichettismo, in politica e non solo, è quel fenomeno para-politico, para-sociale, para-antropologico, che prevede l’impiego di famigliari e amici, amichetti appunto, per gestire non solo la cosa pubblica, ma anche quel che le ruota attorno.

Di riforma della giustizia e di riforma dell’ordinamento penitenziario si parla sempre molto, tra addetti ai lavori preoccupati e ministri della Giustizia sempre ottimisti che spiegano come sarà bello il mondo, un giorno. Sì, ma quando? La giustizia italiana è un’emergenza quotidiana, come testimonia - fra gli altri - il caso Zuncheddu.

Zuncheddu è libero e nessuna cifra potrà mai restituirgli 33 anni della sua vita. Ma anche chi è in carcere perché ci deve stare ha diritto a una vita dignitosa. Persino il peggior criminale non deve subire un trattamento inumano e degradante

L’avvocato del popolo, il pater familias degli italiani, insomma lui, Beppe Conte, è il vero competitor di Elly Schlein per la guida dei progressisti italiani. Due giorni fa alla Camera, il presidente del M5S, già presidente del Consiglio, ha attaccato Giorgia Meloni su tutto, concedendosi anche battute e pregnanti giochi di parole.

La Lega passa all’incasso. Martedì c’è stato il primo sì, in Senato, al ddl Calderoli sull’autonomia regionale differenziata. Adesso il testo dovrà essere votato alla Camera e anche lì non ci saranno problemi per la maggioranza.

Ma non è che alla fine, nello scontro fra Fratelli d’Italia e Lega sulle prossime elezioni regionali, ci va di mezzo Forza Italia?

Mike Maignan, portiere del Milan, classe 1995, è stato pesantemente insultato durante la partita di campionato di Serie A Udinese-Milan, a Udine.

Ora, sembrerà che ce l’abbiamo con lui, con captain Papeete, al secolo Captain Salvini, al secolo solo Matteo Salvini. Ma è impossibile non sottolineare le quotidiane prestazioni del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, che da oltre dieci anni è pure il segretario della Lega...

Il generale è diventato il grimaldello di Salvini per provare a scardinare lo strapotere di Meloni, accusata dalla destra a destra di FdI di essersi svenduta ai poteri forti, alla Nato, agli americani, all’Unione Europea, a Ursula von der Leyen

È iniziato ieri a Gubbio il ritiro dei deputati del Pd, al Park Hotel ai Cappuccini, convento del XVII secolo trasformato in un albergo a quattro stelle con centro benessere, già usato da Silvio Berlusconi per le scuole di formazione politica di Forza Italia...

Ieri il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervento in aula alla Camera per rispondere, durante il question time, alle interrogazioni dei parlamentari. Ha risposto anche a Flavio Tosi, ex sindaco di Verona e oggi parlamentare di Forza Italia, sui suicidi in carcere.

Donald Trump non è solo un candidato presidente. Scomodiamo pure il carisma o charisma di Max Weber, è tutto giusto. Trump è una religione politica, quindi è una religione.

Ordunque, il generale Roberto Vannacci, autore di un autentico bestseller, 240 mila copie vendute, si appresta a pubblicare un altro libro, in uscita nei prossimi mesi, ma sopratutto si appresta a lasciare la divisa di militare per vestire i panni del candidato alle elezioni europee di quest’anno. Ma candidato con chi?

Ma insomma l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt si candida o non si candida a sindaco di Firenze? Non avrebbe dovuto prendere una decisione entro l’Epifania? Forse la coalizione di destra-centro è in altre faccende affaccendate.

La premier Meloni non ha ancora deciso (come Elly Schlein) se candidarsi per dare la dose “booster” a FdI, andando oltre il 30%. Certo, rischia di umiliare gli alleati

Il 2024 è appena cominciato e si sono già suicidate due persone private della libertà personale.

Ma qual è la strategia del Partito Democratico in vista delle prossime elezioni europee? Non è chiaro, eppure qualcosa in giro si inizia a intuire. Mi riferisco agli avversari, naturalmente.

Per quieto vivere, forse, e perché la libertà di ricordo è garantita anche per i fascisti, nessuno si è mai occupato del raduno che commemora la strage di Acca Larentia, avvenuta nel 1978 a Roma...

Troppa politica di Palazzo, troppa. Mi stavo annoiando da solo. Quindi ho letto il romanzo d’esordio di Julius Taranto, “Come ho vinto il Nobel”, pubblicato da Edizioni di Atlantide, e mi sono molto divertito (non sono l’unico eh, si è divertito molto a leggerlo anche B.J. Novak, autore e attore noto principalmente per The Office, celebre serie tv di cui Novak è stato anche produttore).

Tra poche settimane, il 25 febbraio, ci saranno le elezioni regionali in Sardegna. Una delle tante regioni governate dal centro-destra, oggi diventato destra-centro.

E alla fine Giorgia Meloni parlò. Parlò molto a dire il vero, visto che la conferenza stampa di ieri è durata tre ore...

Ieri concludevo l’episodio del podcast sul deputato pistolero di Fratelli d’Italia ripetendo una cosa che dico spesso: in Italia c’è un problema, direi enorme e trasversale, di classe dirigente. Approfondiamo.

Buon anno, prima puntata delle Pecore Elettriche del 2024. Ci sarebbero molte cose di cui parlare e, devo dire la verità, dispiace non poco iniziare l’anno occupandosi del Capodanno di Andrea Delmastro e Emanuele Pozzolo detto Manny di Fratelli d’Italia. Ma la vicenda è così sconcertante che le Pecore Elettriche, notoriamente attratte dal trash politico, non possono esimersi dal commentarla.

Le vicende fiorentine stanno diventando sempre più interessanti. Come sanno gli ascoltatori delle Pecore Elettriche, l’anno prossimo ci sono le elezioni amministrative e si voterà anche a Firenze, dove sta per chiudersi il ciclo politico amministrativo di Dario Nardella, prossimo alla candidatura alle Europee. Due giorni fa Cecilia Del Re, la più votata al consiglio comunale alle elezioni del 2019, ex assessora di Palazzo Vecchio, ha lasciato il Pd.

Eccolo qua, il protagonista dell’ultimo scorcio politico del 2023: Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia. Ieri, mercoledì 27 dicembre, è stato ascoltato dalla Commissione Bilancio riunita al gran completo.

È tornata la Lega di lotta, come accade sempre quando s’avvicinano le elezioni. Vale anche in questo caso per l’arrivo delle Europee, in una condizione molto diversa rispetto a quella di cinque anni fa, quando la Lega prese il 34 per cento e i No Euro come Claudio Borghi e Alberto Bagnai andavano fortissimo.

Ieri l’aula della Camera ha votato a maggioranza “no” alla ratifica delle modifiche al trattato del Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Il ddl di ratifica, che era stato proposto dalle opposizioni, è stato bocciato con 72 sì, 184 no e 44 astenuti.

Ho letto qua e là grandi festeggiamenti per la decisione della corte suprema del Colorado, che esclude, in quello Stato, Donald Trump dalle primarie del prossimo 5 marzo. Suggerirei molta calma a chi pensa che questa sia la fine della candidatura di Trump.