{{IMG_SX}}Perugia, 13 marzo 2009 - Durante la deposizione dell'assistente Mauro Barbadori, in servizio alla squadra mobile di Perugia, sono state fatte vedere in aula alla Corte d'Assise alcune delle immagini riprese da una delle telecamere del parcheggio antistante la casa dove venne uccisa Meredith Kercher. A fare vedere su un grande pannello bianco i fotogrammi sono stati i difensori di Sollecito, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori.

 

In quelli relativi al 2 novembre del 2007, il giorno del ritrovamento del corpo, tra le 12.36 e le 12.41 si vede una Punto di colore scuro, individuata come quella della polizia postale per prima intervenuta, che sembra entrare nel parcheggio per poi fare retromarcia. Le immagini mostrano poi la vettura ripassare. ''Senza imboccare via della Pergola'' ha sostenuto l'avvocato Bongiorno. L'assistente ha poi descritto le immagini riprese alle 20.41 del primo novembre, con una persona ''che ipoteticamente potrebbe corrispondere a Meredith''.

 

Barbadori ha spiegato che le telecamere presenti nella zona della casa del delitto e lungo il percorso seguito dalla Kercher fino all'abitazione delle amiche inglesi dove cenò prima di essere uccisa sono utilizzate per il controllo del traffico e quindi si attivano solo se ci sono auto o persone in movimento. La difesa Sollecito ha comunque contestato le modalità con le quali sono stati individuati gli orari delle immagini.

 

L'assistente ha anche parlato delle intercettazioni ambientali svolte in questura. Ha quindi riferito che la Knox, parlando con Sollecito, fece riferimento ''a una terza persona'' non identificata.