Pisa, 15 novembre 2011 - Giocattoli intelligenti per i bambini che hanno bisogno della riabilitazione a domicilio. E' iniziato il  "Care Toy" progetto che si propone di sviluppare giocattoli intelligenti per la riabilitazione intensiva dei bambini, direttamente a casa. Il progetto, appena iniziato, è coordinato dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, e Paolo Dario ne è il direttore.


''Questo progetto - spiega il direttore - ha l'obiettivo di ideare e di sperimentare clinicamente un sistema per la riabilitazione dei bambini nel primo anno di vita, mediante l'utilizzo di nuovi strumenti 'intelligenti', ad esempio giocattoli sensorizzati. Intervenire precocemente puo' cambiare in maniera significativa la prognosi di bambini con lesioni cerebrali a rischio di disabilita' neurologiche''.

 

'CareToy' vuole individuare le modalità con cui le tecnologie ICT possano essere impiegate per la riabilitazione , durante il primo anno di vita del bambino, dandogli la possibilità di spostare spostando la terapia dai centri specializzati direttamente a casa. Per questa ragione all'Istituto di Biorobotica si è parlato di ''riabilitazione intensiva'': il bambino, Infatti, puo' essere sottoposto agli esercizi riabilitativi grazie ad una ''piattaforma intelligente'' più volte al giorno, mentre il medico potrà monitorare in remoto l'efficacia e i risultati.

 

Il progetto ha previsto una ''piattaforma intelligente'' che stimolerà tre funzioni principali dei bambini: la manipolazione attraverso una ''palestrina'' corredata da giocattoli ''sensorizzati'', la visione attraverso i monitor e il sistema per l'analisi dello sguardo e la postura per effetto di un ''tappetino altrettanto ''sensorizzato''. Mercoledi' 16 novembre l'Istituto di BioRobotica, che ha sede al Polo Sant'Anna Valdera di Pontedera (Pisa), ospitera' il meeting di lancio, a cui saranno presenti numerosi esponenti delle istituzioni partner che partecipano al progetto coordinato dalla Scuola Superiore Sant'Anna, per una durata complessiva di 3 anni: la Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), le Università di Lubiana (Slovenia) e di Amburgo (Germania), il centro ''Helen Elsass'' (Danimarca), le aziende STMicroelectronics e MR&D spa.