Pisa, 30 luglio 2012 - Profondo rosso in piazza Vittorio Emanuele, tra la statua di re Vittorio e la sede di quell’amministrazione provinciale che rischia di essere accorpata a quella labronica. Rosso pisano e pure doc, perché chiazzato dalla inconfondibile croce bianca. Magliette indossate con fierezza e bandiere rosso-crociate al vento per dare un segnale forte e chiaro a proposito dei rischi di fusione tra Province: «Mai con Livorno».
Erano un centinaio i partecipanti alla manifestazione, nel corso della quale si è tenutoa nche un flash mob, con i partecipanti che si sono bloccati tutti insieme. Amarezza e delusione i sentimenti comuni a tutti, ma anche la speranza che il presidente della Regione Enrico Rossi — cui spetterà l’ultima parola dopo che il governo ha rinviato la palla proprio alle Regioni — non tradisca la sua provincia di origine e «salvi» Pisa dal «giogo» livornese.
Ieri alcuni manifestanti indossavano magliette con gli sfottò tipici del campanilismo e dei derby calcistici, come «Grazie a Dio non sono livornese» o «Nati Pisani» . «Se davvero finisse così — ha detto una agguerritissima riferendosi all’ipotesi di fare di Livorno il capoluogo della nuova provincia — sarei pronta a restituire la mia carta d’identità, perché io livornese proprio non voglio diventare. Piuttosto meglio andare a vivere a Lucca».
Ma il tam tam della pisanità da difendere corre anche su Facebook, dove il gruppo in difesa di Pisa capoluogo ha raggiunto nel pomeriggio di ieri la cifra di oltre 21mila adesioni. Ecco alcuni commenti. Luigi: «Non era meglio eliminarle tutte le province? Così si risparmiava e non si scontentava nessuno. Poveri noi».
Unione Inquilini Pisa: «La manifestazione in piazza Vittorio deve essere solo l’inizio di una battaglia di difesa dei nostri diritti e della nostra storia. E’ necessario chiamare a raccolta tutti i cittadini che amano veramente Pisa per un’altra manifestazione in un giorno feriale in un orario più adatto. Comunque un grande appuntamento sarà il giorno di San Sisto».
Vito: «Se arrivano i livornesi aiutooooo. Per pagà i loro debiti tocca lavorà tre vite». Stefano: «Visto che i criteri li fisserà la Regione ci sarà tempo per vedere come va a finire... Però, nel caso si mettesse male, si ricordino tutti che noi si ha Camp Darby vicino, missili compresi...».
Federico Cortesi
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