Pisa, 13 settembre 2012 - Senza stipendio da quattro mesi. Sono i cinquanta lavoratori del Consorzio Pisa Ricerche che, estenuati da quella che definiscono «una gravissima situazione», questa mattina alle 12 protesteranno davanti a palazzo Gambacorti, mentre una loro delegazione sarà presente in consiglio comunale. In una nota densa di sgomento e di rabbia, i dipendenti del Consorzio illustrano il declino della società e proclamano l’inizio di «azioni dimostrative per rendere pubblica la loro indignazione e spingere le istituzioni e la politica locale a trovare soluzioni immediate per pagare gli stipendi e salvaguardare i posti di lavoro».
Da quattro mesi non percepiscono lo stipendio, proprio da quando è scaduto il mandato dell’amministratore delegato. In questo tempo, «i membri dei due consigli di amministrazione nominati — scrive il personale — si sono dimessi dopo pochi giorni o hanno ricoperto incarichi che non permettono la gestione ordinaria del consorzio». Sono 20 i soci di «Pisa ricerche» che, da venti anni, «forma giovani laureati, genera spin-off di aziende di successo e ha sviluppato oltre 300 progetti regionali e internazionali».
Fra i soci del consorzio, oltre all’Università e alle due scuole di eccellenza pisane, ci sono anche Cnr, Infn, i comuni di Pisa e San Giuliano, Provincia di Pisa, Regione Toscana, Finmeccanica, Avio, Gerresheimer, Telecom Italia, Piaggio e Kayser Italia. Secondo i dipendenti «i soci stanno a guardare dall’alto del loro potere, nascondendosi dietro la scusa che non possono rifinanziare società partecipate, ma anzi devono uscire — e suggeriscono: — basterebbe che si impegnassero ad assegnare attività alla loro società, così come recita lo statuto».
Chiedono a chiare lettere la nomina di un nuovo amministratore delegato, perché giudicano «irresponsabile lasciare una società senza guida e senza nessuno che possa decidere per quattro mesi, quando la presenza di un amministratore avrebbe potuto garantire il pagamento degli stipendi e lo svolgimento di tutte le attività, compresa l’acquisizione di nuove commesse». Si aspettano una risposta dai soci e soluzioni immediate per il pagamento degli stipendi dovuti da quattro mesi. Confidano nell’azione dimostrativa di questa mattina e attendono anche di essere ricevuti dal sindaco e dal presidente della provincia di Pisa, e dagli altri attori locali dell’assemblea dei soci.
Eleonora Mancini
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