Pisa, 17 ottobre 2012 - Documentazione scomparsa dagli uffici e dai computer del Consorzio Pisa Ricerche, che ha sede in Corso Italia. Un furto scoperto martedì mattina, ma che potrebbe risalire a qualche giorno prima. Un fatto che apre un ventaglio di ipotesi, alcune delle quali si ricollegano alla situazione di crisi del Cpr, che va verso il fallimento per i debiti accumulati. Dal sopralluogo effettuato, la Polizia ha rilevato manomissione del server e del furto di tre Hard-Disk contenenti dati amministrativi e contabili ma non ha rilevato forzature nè alla porta nè alle finestre».
"Se fosse accertato che quegli strumenti e quelle carte sono stati sottratte sarebbe un fatto gravissimo, un reato compiuto per occultare eventuali responsabilità». Così il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi sulla documentazione scomparsa dagli uffici e dai computer del Consorzio “Pisa Ricerche”. «Quello che dobbiamo fare – ha proseguito il primo cittadino - è cercare fino all’ultimo di aiutare i dipendenti. Intanto è stato già richiesto all’ufficio competente di valutare l’esistenza delle condizioni per un’azione di responsabilità».
«Un atto grave - afferma il presidente della Provincia Andrea Pieroni - che complica una situazione di per se già difficilissima. Se il furto, su cui stanno indagando le forze dell’ordine, fosse finalizzato proprio ad ostacolare l’azione di ricognizione sulla gestione del Consorzio, ci troveremmo ad un’azione scellerata che mette ulteriori bastoni tra le ruote nella ricerca di una soluzione favorevole per i dipendenti. Confido dunque che al più presto sia fatta chiarezza dall’autorità competenti».
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