Pisa, 7 dicembre 2012 - La collaborazione tra l’Università di Pisa e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova porta la robotica italiana all’avanguardia mondiale. Ai ricercatori del gruppo che collabora con il Centro “E. Piaggio” dell’Ateneo pisano e l’IIT è andato il più prestigioso riconoscimento della conferenza internazionale “Humanoids 2012”, ad Osaka, per la realizzazione di una mano robotica di nuova generazione, in grado di compiere i movimenti di un arto umano, ma indistruttibile ed economica, e destinata a rivoluzionare in futuro non solo la robotica ma anche il settore delle protesi.
La nuova mano robotica si chiama “PISA/IIT SoftHand” ed è stata realizzata con i finanziamenti arrivati dalla Comunità Europea, con il progetto di Robotica Cognitiva “THE Hand Embodied” (Pisa) e con il grant ERC “SoftHands” (IIT).
Nel panorama delle mani robotiche fino ad ora sviluppate, la “PISA/IIT SoftHand” è unica per la sua robustezza e affidabilità: al costo di alcune centinaia di dollari e con un solo motore la mano è in grado di fare tutte le prese di mano umana e, grazie all’estrema versatilità, può essere usata sia come mano robotica che come protesi in modo molto semplice. Le dita si possono piegare, tirare, distorcere, disarticolare, e ritornano a posto senza danno: davanti allo stupito uditorio della conferenza la mano è stata sbattuta violentemente contro una lastra di ghisa, uscendone intatta.
La mano robotica è già di fatto pronta per essere usata come protesi: è stato infatti sviluppato un avambraccio artificiale a cui la mano può essere agganciata e mossa con una sola leva, collegata all’unico motore della mano, che la rende in grado di fare praticamente tutte le prese comuni sugli oggetti quotidiani, come una tazza, uno spruzzatore, un telefono, la maniglia di una valigia o di una porta.
Il riconoscimento ottenuto in Giappone è il secondo consecutivo conferito quest’anno al progetto dell’arto robotico, che aveva già ottenuto un premio analogo alla conferenza mondiale di Robotica e Sistemi Intelligenti (IROS 2012) a ottobre in Portogallo.
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