Pisa, 25 gennaio - «Sicuramente tanta amarezza perché le premesse erano altre e c’era davvero la possibilità di innovare il calcio italiano dalla base». Non nasconde la delusione il pisano Adriano Bacconi, tattico dell’Italia mundial di Lippi e per un anno braccio destro di Roberto Baggio in Federcalcio, dopo le dimissioni del «Divin Codino» dalla presidenza del settore tecnico. Unita, però, alla convinzione che «quel grandissimo lavoro di studio, analisi e approfondimento non andrà perduto dato che la Pisa Soccer School, il centro di studi e formazione sportiva e calcistica per operatori e allenatori di base, che abbiamo fondato all’ombra della Torre s’ispira completamente a quella metodologia di lavoro e, a questo punto, destinato diventare un progetto pilota unico in Italia grazie anche alla collaborazione con lo stesso Baggio».
Le prossime mosse saranno finalizzate a dotare la struttura di una struttura stabile in cui svolgere attività: «Il sogno – spiega Bacconi – è San Rossore e per questo abbiamo una discussione in corso con il Parco per capire quali delle nostre attività possono essere svolte sul territorio della tenuta». Per tutte le altre, invece, ci sarebbero gli impianti sportivi di San Giuliano Terme, una vera e propria cittadella dello sport dotata anche di piscina e campi da tennis: «Ne stiamo parlando con la Limonta, che ha preso in gestione l’impianto, ma penso che trovare un accordo non dovrebbe essere impossibile». Nel frattempo la Soccer School a fa scuola: ieri, infatti, si è conclusa la tre giorni di formazione rivolta ai tecnici e giovani calciatori della Juventina Palermo, condotta dal pisano Andrea Dolcimascolo, allievo del primo corso organizzato dal centro fondato da Bacconi e dai suoi collaboratori.
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