Pisa, 4 marzo 2013 - Movida al cubo in piazza dei Cavalieri sabato notte. Non solo bonghi e bevute ma un vero e proprio raduno di studenti convocati tutti tramite Facebook in una manciata di giorni. Tanti, tantissimi. E piazza dei Cavalieri è diventata un’arena fino alle 5 del mattino. Tra i primi a intervenire dopo la notte insonne sono stati i residenti del Comitato di via Santa Maria. “Chiediamo un intervento da parte delle autorità competenti. Ci risulta — dicono — che il controllo della piazza dei Cavalieri sia stato affidato alla polizia municipale. Evidentemente la scorsa notte tale controllo non è stato effettuato o non è stato efficace».
Poi la proposta: «La piazza deve essere “rioccupata” dai soggetti pubblici e privati in grado di svolgere iniziative compatibili con la sua destinazione a bene culturale. Su modello del protocollo d’intesa sottoscritto in Prefettura nell’autunno scorso, è necessario coinvolgere i rappresentanti dei residenti, la Scuola Normale, la Curia arcivescovile, l’Università, l’Ordine dei Cavalieri di S.Stefano, la Soprintendenza, il Comune, gli studenti universitari e gli altri fruitori della piazza, per realizzare un patto di civile convivenza e un decentramento delle attività di intrattenimento in altre zone della città».
L'invito lanciato via Facebook parlava chiaro: «Riempiamo piazza dei Cavalieri. Presentiamoci tutti lì alle 23.30 con in mano una bottiglia di vino, birra, alcool...». E così è stato. Mille studenti o anche di più, arrivati unicamente grazie al tam tam on line della pagina «Spotted: Unipi» aperta meno di un mese fa, hanno davvero riempito la piazza per tutta la notte. Risultano dell’«evento»: un tappeto di sporcizia. Sulle scale della chiesa dei Cavalieri, le scale della Normale, sparsa sulla pavimentazione in pietra nuova di zecca. Ovunque.
Perché in tanti, purtroppo, si sono divertiti non solo a suonare e fare baldoria fino alle 5 del mattino (con buona pace dei residenti) ma anche a frantumare le bottiglie e tutto quel che trovavano per terra. Una notte di «ordinaria follia» testimoniata dalle immagini del dopo-festa scattate nelle prime ore del mattino da passanti, turisti e abitanti della zona. E attenzione: perchè i ragazzi di «Spotted» hanno già lanciato un secondo raduno. «Riempiamo piazza dei Miracoli» (sottotitolo, per fortuna: «Astenersi incivili che potrebbero rovinarla»).
Data ancora top secret. Per ripulire la piazza e portare via i resti dello sballo ci sono voluti quattro uomini di Avr (il global service del Comune per la pulizia delle strade), con l’ausilio di una spazzatrice e due motocarri. Hanno lavorato a lungo raccogliendo vari chili di spazzatura e lavando, con l’utilizzo di una apposita macchina lavastrade, tutta la piazza comprese le scale della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri.
Ma chi è passato alle 8 del mattino presto dal luogo del raduno ha trovato per terra una verra e propria discarica. Tanto che persino una parte (sana) dei ragazzi di «Spotted» ieri mattina si auto-criticava on line: «A tutti quei dementi che hanno lasciato le bottiglie di birra vuote in piazza. Altro che università, vi manderei a raccogliere i pomodori!» scrive uno studente e i commenti si moltiplicano.
«Alle 8 ho attraversato la Piazza dei Cavalieri per andare in Borgo è non sapevo dove passare — scrive un lettore —; la piazza era disseminata da migliaia di bottiglie di birra spaccate. Il tutto ad opera dei cosiddetti studenti che si riuniscono a migliaia in piazza infischiandosi di tutto. E’ necessario porre fine a questo scempio. Bloccare e identificare tutti: studenti e venditori abusivi di alcol».
«Fatti come quello di stanotte — commenta Mariagrazia Ghlerardoni, presidente del comitato Vivi la piazza e consigliera del Ctp 6 — ci fanno capire che è poco quello che si sta facendo e quel poco forse è fatto male. Da anni chiediamo la ristrutturazione del corpo di polizia Municipale (corpo al quale è demandato il controllo della piazza de Cavalieri), da tempo aspettiamo che i consiglieri comunali mettano in discussione il rinnovo del regolamento di polizia municipale scaduto da decenni, da tempo cerchiamo di far capire all’amministrazione cittadina che la gente non ne può piu. Vogliamo una città diversa, viva e vivibile davvero per tutti».
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