Pisa, 6 aprile 2013 - Ha un volto e un nome il supertestimone del caso Ragusa. Si chiama Loris Gozi, è un ex giostraio di 36 anni originario di Reggio Emilia, e abita in via Gigli, a pochi metri dalla casa dei Logli a Gello. Il testimone si è svelato in un'intervista a "Quarto grado" su Rete Quattro.
Il giovane, che ha un luna park, avrebbe visto Logli litigare violentemente con una donna la sera del 13 gennaio 2012 in cui sparì Roberta. In via Gigli, lo stesso Logli avrebbe fatto la sua prova notturna qualche tempo fa per verificare a sua volta la sostenibilità della testimonianza di Gozi. E ancora in via Gigli si interruppero le tracce fiutate dai cani delle forze dell'ordine.
E nel fare il punto sul caso il procuratore di Pisa, Ugo Adinolfi, ha rivelato: ''Non abbiamo alcuna fretta di interrogare il marito di Roberta Ragusa e anzi prima vogliamo acquisire più elementi possibili contro di lui''.
Antonio Logli è l'unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere nelle indagini per la scomparsa dell'imprenditrice pisana, svanita nel nulla la notte tra il 13 e il 14 luglio 2012.
''Non ci sono novità imminenti - assicura il magistrato - e anzi siamo in una fase dell'indagine in cui è opportuno procedere con calma e sviscerando anche i più piccoli dettagli''.
Adinolfi è anche convinto che il clamore mediatico possa indurre Logli ''a commettere errori'' e ciò potrebbe ''risultare utile al nostro lavoro''.
Inoltre, il procuratore afferma: ''un passo falso'' l'indagato ''l'ha già commesso e questo secondo noi è un oggettivo elemento a suo carico''. Adinolfi spiega: ''Mi riferisco alla prova di avvistamento che nelle scorse settimane Logli ha effettuato di notte esattamente nel punto dove era stato visto dall'unico testimone di cui siamo a conoscenza e che ci ha riferito di averlo visto fuori da casa ben oltre la mezzanotte di quella sera mentre litigava con una donna. Logli ha fatto questa prova, insieme a un amico, esattamente nel posto dove il testimone lo aveva situato nel racconto fatto ai carabinieri e questo per noi è un elemento molto significativo''.
E il teste a cui il procuratore si riferisce è proprio Loris Gozi.
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