Pisa, 11 giugno 2013 - "Abbiamo chiesto di incontrare gli inquirenti per fare il punto della situazione sulle ricerche del corpo di Roberta ma anche sullo stato delle indagini. Siamo molto soddisfatti perche' abbiamo constatato direttamente l'impegno con il quale lavorano gli investigatori''. Lo ha detto l'avvocato Gaetano Turcio, a nome dei familiari di {{WIKILINK}}Roberta Ragusa{{/WIKILINK}}, scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 a Gello di San Giuliano Terme, dopo la riunione svoltasi in prefettura. All'incontro, presieduto dal prefetto Francesco Tagliente, hanno partecipato il procuratore della Repubblica Ugo Adinolfi, il pm Aldo Mantovani e i vertici dell'Arma dei carabinieri.

L'incontro era stato richiesto al prefetto dagli stessi familiari per fare il punto di situazione sulle ricerche. ''La mobilitazione di tutti e in particolare dei carabinieri e, piu' recentemente, del mondo del volontariato sociale - ha detto Tagliente - si e' rivelata preziosa per avere la consapevolezza di aver fatto tutto cio' che era possibile, ma anche per stimolare una riflessione su quanto visto o sentito dire sulla scomparsa nei mesi precedenti''. Dal canto suo, Adinolfi ha spiegato che ''anche oggi abbiamo svolto attivita' istruttorie e continueremo a cercare il corpo di Roberta ma anche di scoprire la verita' su quanto accaduto''. ''Proseguiremo - ha concluso il procuratore - le ricerche utilizzando strumentazioni sofisticate per cercare i resti della donna non solo nelle aree piu' vicine alla sua abitazione''. Il legale dei cugini di Roberta Ragusa si e' detto ''molto soddisfatto dell'incontro e delle rassicurazioni ricevute: siamo fiduciosi che le indagini approdino alla verita'''.

Intanto questa mattina un'altra testimone, una donna italiana con cui tra giugno e settembre del 2011 Logli "ebbe un incontro sessuale", ha confessato di frante agli inquirenti che il marito di Roberta Ragusa le confidò, quasi un anno prima della scomparsa della moglie, di vivere un matrimonio infelice e di non potersi separare per motivi economici.

Notizia che è stata confermata ai giornalisti dal procuratore della Repubblica, Ugo Adinolfi, al termine dell'interrogatorio di stamani. Secondo quanto riferito agli inquirenti, Logli confessò a questa donna, con la quale ha avuto un unico incontro, di ''essere sposato e di avere anche un'amante ma di non poter divorziare per evitare gravi ricadute economiche''.

''Riteniamo credibile questa signora - ha poi spiegato il procuratore - che si è presentata spontaneamente e non ha alcun motivo di mentire. Dice di avere riconosciuto Logli vedendo il caso in Tv e comunque ce lo ha descritto minuziosamente anche in sede di interrogatorio. Alla luce di questa testimonianza potremmo decidere di risentire anche l'amante di Logli''.