Pisa, 28 giugno 2013 - Amelia Earhart era un’aviatrice statunitense che negli anni Trenta del Novecento stabilì numerosi record di volo, diventando un simbolo dell’emancipazione femminile.
Oggi l’organizzazione Zonta International, impegnata per migliorare le condizioni della donna nel mondo, bandisce 35 borse intitolate alla Earhart da assegnare a donne iscritte a corsi di dottorato in ingegneria o scienze aerospaziali, per favorire i loro studi in ambiti più tradizionalmente praticati dagli uomini.
Tra le vincitrici di quest’anno, c’è anche una “ingegnera” dell’Università di Pisa, Daniela Pedrini, allieva del primo anno del corso di dottorato in Ingegneria spaziale, inserita nella graduatoria mondiale che comprende solamente atre due studentesse cittadine italiane, ma afferenti a università straniere.
Alla giovane scienziata, 27 anni, originaria di Camporgiano (LU), andranno 10 mila dollari della borsa “Amelia Earhart”, che potrà usare per realizzare il proprio programma di dottorato.
Daniela Pedrini si è laureata in Ingegneria aerospaziale lo scorso ottobre, con relatori i professori Mariano Andrenucci, Fabrizio Paganucci e Riccardo Albertoni. A novembre ha vinto il dottorato in Ingegneria e attualmente svolge la sua attività di ricerca presso la Alta spa, azienda spin off dell’Università di Pisa.
Il suo programma di dottorato riguarda lo studio di catodi cavi per applicazioni su propulsori elettrici spaziali. Con la vincita della borsa “Amelia Earhart” va ad aggiungersi alle oltre 400 donne nel mondo che, dal 1941 ad oggi, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento per meriti accademici e comprovata capacità di studio. Una cerimonia di premiazione sarà programmata dopo il mese di agosto 2013 nel distretto Zonta più vicino alla residenza.
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