Pisa, 3 febbraio 2017 - Due occhietti che spuntano dall'acqua. E che attirano bambini e non, da settimane, sulle sponde dell’Arno. Il delfino pisano, o come sostiene qualcuno la delfina, cattura la curiosità di tutti. È scattata una vera e propria cetaceo-mania e ad ogni ora del giorno, dalla mattina al tardo pomeriggio, i pisani provano a catturare lo scatto più accattivante da condividere sulle pagine social. Social network che, giorno dopo giorno, ricevono le scommesse dei tanti utenti che, dallo scorso 31 dicembre (primo giorno in cui è stato avvistato il cetaceo nel fiume, ndr) rilanciano con proposte di nomi per quello che, ormai, non è più solo un saltuario ospite.
«Lo dobbiamo chiamare Ranieri», esclama Niccolò, suggerendo al nonno il nome del santo patrono. Ma Tommaso non è d’accordo e rilancia con una proposta che esalti la sua fede nerazzura: «Dopo i mesi strazianti che abbiamo passato, il nostro delfino si deve chiamare Gennarino o Rino, come il condottiero». Parere che non trova il benestare della sorellina che, sottolineando con sagace vena polemica e femminista, ribatte: «Hanno detto che è una femmina e la mia nonna sostiene che Kinzica sia il nome più appropriato». Obiettivi pronti, macchine fotografiche in allerta e smartphone alla mano. La simpatica pinna grigia, anche se si fa intravedere per una manciata di secondi, è riuscita a ritagliarsi un ruolo di protagonista.
«Ci mancava solo il delfino e poi a Pisa le ho viste proprio tutte», commenta ridendo un anziano signore. Gli fa eco un gruppetto di bambini che, saltellando entusiasti, non riescono a trattenere un commento campanilista: «Non ha mica scelto una città a caso, non va mica sui fossi di Livorno». Anziani e adulti, alla vista di tutta quella gente, improvvisano un parcheggio di fortuna a Porta a Mare e si spingono lungo le sponde dell’Arno e per immortalare il raro quanto agile salto del cetaceo. «Guarda, ha preso un pesce – urla Sofia alla mamma – e ora torna in superficie». Ormai il delfino rossocrociato sembra proprio aver scelto la sua dimora: da oltre un mese non abbandona le acque del fiume e si fa vedere sempre nella stessa zona. Neppure il passaggio del ‘quattro senza’ e del ‘due con’ dei canottieri riesce ad allontanare l’animale che riaffiora nelle solite acque. Un nome, dunque, il delfino di Pisa non ce l’ha ancora ma, a tutti gli effetti, il cetaceo ha preso la residenza nella città della torre pendente. E nessuno dalle spallette riesce a contenere l’entusiasmo.