FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Freddo e gelo in classe al Santoni, video virale degli studenti

I ragazzi si sono fatti ispirare dal tormentone di Fabio Rovazzi. Guarda il video

Un frame del video degli studenti del Santoni

Pisa, 12 gennaio 2017 - «Col cappotto e lo stivale andiamo a studiare...». Un video pubblicato su facebook, un modo ironico e intelligente – sulle note del tormentone di Rovazzi – per rispondere al problema del freddo a scuola. Un gioco che diventa di fatto un appello, dopo giorni di temperature gelide in classe, sopralluoghi dei tecnici e continui contatti con l’amministrazione provinciale. Ci hanno pensato i ragazzi dell’istituto Santoni, da sempre alle prese con una struttura (quella del Concetto Marchesi) che avrebbe bisogno di molteplici interventi e che già negli anni passati ha dovuto fare i conti, nei giorni più rigidi dell’inverno, con il problema del gelo e in prossimità dell’estate con temperature estremamente elevate.

Una scuola, comunque, particolarmente attiva su progetti innovativi, anche legati alla comunicazione: è qui che lo scorso anno è nata la trasmissione radiofonica ‘Santoni on air’, è qui che presto si aprirà – grazie ad un bando (vinto) della Regione Toscana – la prima ‘biblio happiness’, una biblioteca per il benessere fisico e mentale dei ragazzi. Nelle ultime ore, però, studenti e prof – dopo lo choc di ritrovarsi in classe al termine della pausa natalizia con 6 gradi tra i banchi poi saliti a 8 – si sono messi all’opera per lanciare un messaggio anti-freddo. Anche perché – una volta che è stato riattivato l’impianto di riscaldamento nel corso della giornata di martedì - una porzione di pavimento è letteralmente ‘collassata’, con varie mattonelle saltate proprio per l’improvviso sbalzo di temperatura.

Protagonisti del divertente e originale video sono i ragazzi della quarta I accompagnati dai professori Marcella Polillo, Maurizio Antonelli e Melania Boemio, il tutto con la supervisione dello staff di comunicazione ovvero i docenti Ilaria Vaglini, Maurizio Berni e Miriam Capini. Un’idea – lanciata e reaizzata ieri mattina - che va oltre le polemiche, che vuole accendere i riflettori sul gelo a scuola valorizzando, però, allo stesso tempo le risorse presenti nell’istituto.

«Questo complesso negli anni Sessanta era considerato un fiore all’occhiello al livello strutturale, si organizzavano visite da tutta Italia per vederla, se ne studiavano principi e concetto. Oggi soffriamo invece proprio da quel punto di vista, la fisica-tecnica è effettivamente carente – spiega FrancoVanni, ingegnere e responsabile dell’orientamento, da 30 anni al Santoni - il che significa, di fatto, avere ripercussioni sul benessere quotidiano. Ma ce la mettiamo tutta, i nostri ragazzi studiano con entusiasmo nei vari indirizzi, ed è questa voglia di fare che ci scalda ogni giorno. Non è un caso che la nostra scuola lo scorso anno sia stata quella con il maggior numero di nuovi iscritti, in controtendenza con il trend nazionale. Se è così, pur con una struttura carente per molti aspetti, allora vuol dire che stiamo facendo bene. E siamo contenti di essere qui».