Pisa, 2 dicembre 2016 - Antonio Logli, stamani è comparso davanti al giudice Elsa Iadaresta per l'inizio della prima udienza di un processo-lampo che lo vede accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere della moglie Roberta Ragusa scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme.
Logli sarà giudicato con rito abbreviato. I legali del marito di Roberta Ragusa, l'imprenditrice scomparsa dalla sua casa di Gello, hanno richiesto il rito alternativo che consentirà, in caso di condanna, a Logli di usufruire di uno sconto di pena di un terzo. La sentenza sarà pronunciata dal Gup Iadaresta entro l'anno. Le udienze, infatti, sono state programmate per oggi e per il 21 dicembre. Con il rito abbreviato la decisione del giudice si baserà sugli atti raccolti e inseriti nell'attuale fascicolo senza ascoltare testimoni.
Il primo a parlare è stato il pubblico ministero Aldo Mantovani e dopo di lui prenderà la parola anche il procuratore Alessandro Crini. Sarà poi il turno delle parti civili e della difesa per un'udienza fiume a porte chiuse che si protrarrà fino al tardo pomeriggio con una pausa prevista per il pranzo. Logli è arrivato in tribunale prima delle 8 a bordo di un'auto con i vetri oscurati per eludere fotografi e cineoperatori.