Pisa, 9 febbraio 2018 - Quattro persone sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria avvenuta questa mattina dopo le 11 davanti al bar Tirreno, in via Michelangelo, nel quartiere Cep. Un giovane italiano, Patrizio Giovanni Iacono, 21 anni, residente con la madre nel quartiere, con precedenti per rapina e altri reati contro il patrimonio, ha sparato ai clienti del bar ferendone 4: tre italiani e un tunisino.
La furia del giovane sparatore di Pisa sarebbe scaturita da motivi banali: gli avventori del bar lo avrebbero rimproverato perché con la sua moto da cross faceva evoluzioni troppo pericolose nelle strade del quartiere.
"All'inizio ha tirato fuori una scacciacani, poi è tornato poco dopo con una pistola vera e propria e ha cominciato a sparare ad altezza uomo", hanno raccontato alcuni testimoni. "E' arrivato dicendo che voleva il casco della moto. Ma il casco era su un tavolino. Poi ha improvvisamente cominciato a sparare all'impazzata. E ne ha colpiti quattro", è stata la testimonianza di un altro avventore del bar. Dopo la sparatoria il giovane è fuggito a bordo della sua moto.
Sul luogo sono arrivate le ambulanze del 118 per soccorrere i feriti e trasportarli al pronto soccorso dell'ospedale Cisanello. Nessuno è in pericolo di vita: un pisano di 32 anni è stato ferito alla coscia destra, un altro di 47 anni anche lui colpito coscia, un cittadino straniero di nazionalità tunisina di 30 anni ferito al braccio destro, e un altro quarantasettenne pisano ferito in modo lieve perché salvato dal bottone di un jeans, che ha fatto da scudo al proiettile. Immediatamente è iniziata la caccia all'uomo da parte di polizia e carabinieri coordinati dal procuratore Alessandro Crini e dalla pm Paola Rizzo.
Dai primi rilievi effettuati dai militari, è emerso che i colpi sparati dal ventunenne sarebbero 5, esplosi da distanza ravvicinata. Le due pistole utilizzata da Iacono per sparare ai clienti del bar sarebbero entrambe illegalmente detenute. Nel giro di pochi minuti la notizia è stata battuta dalle agenzia e ha creato preoccupazione in città, affollata come di consueto da studenti universitari e turisti.
Intorno alle 13,30, poi, è scattato l'allarme nel centro storico della città. Infatti, è stato chiuso il ponte di Mezzo e un tratto di lungarni fino all'altezza di palazzo Blu dopo che si era diffusa la voce che nei pressi del museo ci fosse lo sparatore. Per alcuni minuti polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno accerchiato la zona. Agenti armi in spalla in strada davanti a centinaia di passanti sbigottiti. Al liceo Carducci, in piazza Santa Caterina, e anche al liceo Russoli, vicino a piazza dei Cavalieri, gli alunni sono stati trattenuti in classe per mezz'ora in più per evitare rischi. Sono state le forze dell'ordine a contattare la scuola per ragioni di cautela. Alla fine gli inquirenti hanno dichiarato il cessato pericolo. Ma la caccia continua con grande dispiegamento di mezzi in tutta la città e anche negli immediati dintorni.