Pisa, 23 dicembre 2011 - I piccoli scimpanzé giocano come i bambini. Lo rivela uno studio sul comportamento ludico delle grandi antropomorfe della specie Pantroglodytes condotto da due ricercatrici del Museo di storia naturale dell'Università di Pisa insieme all'istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del Cnr di Roma e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Plos One.


Il progetto scientifico è coordinato da Elisabetta Palagi e rientra nell'ambito delle ricerche socio-biologiche che il museo pisano conduce da molti anni a livello internazionale. La ricerca è frutto di osservazioni fatte in grandi parchi europei che ospitano numerose colonie riproduttive e hanno dato la possibilità di raccogliere dati su 15 immaturi, sia piccoli che giovani, consentendo una comparazione precisa del gioco nelle diverse fasi di età.

 

Lo studio si è concentrato soprattutto sui parametri del gioco sociale, ovvero quello effettuato da due o più animali e ha dimostrato, spiega una nota dell'ateneo pisano, che, ''nello scimpanzé come nell'uomo, esistono variazioni apprezzabili durante il passaggio dalla fase infantile a quella giovanile''.

 

L'importanza della ricerca sta nel fatto che i dati riguardanti i primati non umani sono stati comparati, in modo standardizzato e puntuale, con i dati presenti in letteratura sul comportamento di gioco dell'uomo ed è emerso che i bambini da 0 a 3 anni, come i piccoli di scimpanzé, mostrano più alti livelli di gioco solitario, mentre il gioco sociale di lotta rimane pressoché costante dall'infanzia all'adolescenza. Sia i cuccioli degli scimpanzé che i bambini prediligono il gioco con i coetanei che, negli adolescenti di entrambe le specie, diviene più bilanciato e complesso.