Pisa, 20 febbraio 2015 - ROM a Ciclilandia, a Tirrenia. «Avete un fiammifero?», è l’incauto commento che il sacerdote della parrocchia di San Francesco di Tirrenia ha scritto su Facebook, lasciando scandalizzati fedeli e parrocchiani e scatenando perciò un putiferio sul web e non solo. Alla preoccupazione di una residente che annunciava la presenza di «due, tre famiglie rom» a Ciclilandia («Sono arrabbiata e ho molta paura per noi e i nostri bimbi») e alle reazioni di altra gente («Barricate, rivoluzione, si cacciano alla svelta»), si è aggiunto l’incriminato commento di padre Marcello «Avete un fiammifero?», cui un’altra utente di Facebook rispondeva «Marcello, per la benzina offro io...».
DA QUI lo scandalo e le segnalazioni alla polizia municipale di Tirrenia che ieri mattina è intervenuta con un sopralluogo nell’area abbandonata di Ciclilandia, dove un grosso buco nella rete prova che qualcuno si introduce abusivamente nel parco. E se ieri mattina non c’era alcun intruso nel parco abbandonato, l’attenzione restava altissima sulle parole dell’incauto sacerdote oggetto di una segnalazione di «razzismo» alla polizia municipale che ha comunque contattato il sacerdote. Padre Marcello, raggiunto da La Nazione, spiegava ieri il tenore del proprio commento, cancellato e modificato nel giro di poche ore «Ho scritto quel post perché nella nostra chiesa mancano i fiammiferi nei candelieri e anche per invitare a stare attenti i miei parrocchiani a non aggiungere benzina sul fuoco – diceva ieri il sacerdote che otto anni fa è arrivato dalla Romania e conosce molto bene le difficilisituazioni legate alla convivenza con gli zingari –. I nostri frati, nel mio Paese, lavorano nei centri di accoglienza e accanto agli zingari. Non ho scritto niente di male, né di razzista. Ognuno capisce quello che vuole e può fraintendere. Nella mia coscienza non ho niente contro alcuno. Ho solo voluto dare un messaggio». E intanto il degrado di Ciclilandia spinge il consigliere comunale di Forza Italia, Giovanni Garzella, a spiccare una interrogazione in Comune: «Chiedo cosa pensa di fare l’amministrazione comunale affinché questa possa ritornare un’area di svago, come lo è stata per tanti anni addietro, per tanti bambini e ragazzi».