Pisa, 12 novembre 2015 - Humanoids, la più importante conferenza internazionale nell'ambito della robotica umanoide che si è svolta in Corea del Sud la scorsa settimana, premia per la seconda volta la mano robotica sviluppata nei laboratori dell'Università di Pisa e dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Lo ha reso noto l'ateneo toscano. «La Pisa-IIT Softhand Plus - spiega una nota - è l'evoluzione della Pisa-IIT Softhand, che era in grado di afferrare la maggior parte degli oggetti di uso comune usando un solo motore. La nuova mano ha due motori, ed è in grado di afferrare e manipolare gli oggetti in modo più abile rispetto alla sua prima versione.
La Softhand Plus può, solo col movimento delle dita, eseguire piccole azioni molto utili nella vita quotidiana, come versare il caffè in una tazzina, o prendere una banconota o una carta di credito tra la punta delle dita. Piccoli gesti fatti con una destrezza paragonabile a quella di un bimbo di pochi anni, e maggiore della prima SoftHand, che invece aveva una presa simile a quella di un neonato». «Abbiamo fatto un altro passo avanti verso la riproduzione di movimenti naturali della mano umana - spiega Antonio Bicchi, docente di Robotica all'Università di Pisa e senior scientist all'Iit di Genova - con una struttura artificiale il più semplice e robusta possibile e quindi adatta a essere usata come protesi, oltre che come mano di un robot».