MICHELA MONTI
Cronaca

Dal Tibet alle preghiere islamiche, sotto l'altare tutte le religioni

Folla nella chiesa di Vicofaro. Don Massimo :"Serve dialogo"

Cerimonia multireligiosa a Vicofaro

Pistoia, 26 aprile 2016 -  Induisti, buddisti, cerimonie religiose del Tibet, ebrei, musulmani e persino nativi americani. C’erano rappresentate tutte le religioni domenica sera a Vicofaro. Una cerimonia multireligiosa che non poteva che essere organizzata all’interno della chiesa guidata da don Massimo Biancalani. Quasi una «risposta» in grande stile alla polemica dei mesi scorsi, quando il parroco insieme a don Alessandro Carmignani a Marliana, avevano annunciato l’intenzione di aprire le porte delle loro chiese ai tappeti dei profughi musulmani che volevano continuare a seguire il loro credo. Una notizia che aveva sollevato il «no» del vescovo Fausto Tardelli contrario alla pratica di culti differenti da quello cristiano accanto all’altare. Nonostante il «polverone», però don Massimo sta proseguendo con il suo progetto. Una chiesa aperta a tutti, soprattutto agli ultimi.

E così, domenica sera, proprio sotto il crocifisso e l’altare di Vicofaro, non c’erano soltanto tappeti. Durante la serata multireligiosa rappresentanti dei diversi credi presenti hanno ballato, cantato e pregato. Un grande «spettacolo» sotto gli occhi di quasi mille persone. «La maggior parte degli abitanti del pianeta si dichiarano credenti – ha commentato don Massimo sulla sua pagina facebook –. Questo deve portare necessariamente ad un dialogo tra le religioni. Non dobbiamo smettere di pregare per questo e lavorare con chi pensa e crede in modo diverso da noi. Molti pensano in modo diverso, sentono in modo diverso, cercano Dio e lo trovano in modi diversi. In questa moltitudine e ampia gamma di religioni c’è una sola certezza: siamo tutti figli di Dio. Occorre che il dialogo sincero tra le donne e egli uomini appartenenti alle diverse religioni produca frutti di pace e di giustizia». E così sotto l’altare è comparso il Leone delle nevi del Tibet un animale sacro tibetano. Simboleggia il coraggio, l’allegria incondizionata e l’elemento della terra. E’ una della quattro divinità. Regna sulle montagne ed è solitamente dipinto con una criniera turchese. NON SONO mancati i riti dei monaci tibetano ospiti da qualche giorno a Pistoia e che hanno accettato di buon grado l’invito di don Biancalani. «In scena» anche una ballerina che ha mostrato la corrente più mistica della pregjhiera di tradizione persiana. Una sorta di ballo ipnotico che «mette in contatto con la divinità». Infine a mostrare il loro modo di avvicinarsi al loro Dio sono stati anche un grppo di giovanissimi, nativi americani, che insieme hanno cantato seduti davanti all’altare. «La vita si prenda da dove viene, come fa il portiere col pallone – dice don Massimo citando Papa Francesco –. Occorre non avere paura della vita».