Pistoia, 1 maggio 2012 - “Si smette e poi si ricomincia, perché stai lì a dirti ‘Che importa, tanto mi rifaccio’. E così ti giochi anche quello che non hai, fino a 4-5mila euro a scommessa e poi ti accorgi, quando è troppo tardi, che sei rimasto solo e non sai come uscirne”. Hanno il volto oscurato, ma nelle parole dei due ex giocatori pistoiesi in terapia alla cooperativa “Gruppo incontro” protagonisti delle videointerviste inedite che saranno proiettate domani sera, mercledì 2 maggio, al Mélos di via Macelli, c’è tutta la consapevolezza di un disastro familiare di cui loro stessi sono stati artefici.
Prima con gli amici e poi sempre più soli a un tavolo da gioco o davanti a uno schermo in attesa che lampeggi la combinazione vincente. Per chi vive una dipendenza patologica da gioco il sogno di sbancare è sempre di lì a un passo, finché a materializzarsi è l’incubo di una vita in completa solitudine, la cui unica salvezza per i più fortunati è la solidità di una famiglia. “Ho cominciato alle slot con il resto del caffè – racconta la donna – poi ci buttavo anche fino a 200 euro. Non mi accontentavo mai, se vincevo rigiocavo tutto. Lo facevo perché inseguivo un sogno, quello di spazzare via tutte le difficoltà e i disagi, ma più ci provavo, meno ci riuscivo. Finché la mia famiglia mi ha messo con le spalle al muro per capire il motivo di alcuni miei comportamenti. Allora avevo perso la mia libertà, di scelta e di vita”.
“Giocavo a tutto – si sfoga l’uomo –, ma la situazione è degenerata con le scommesse sportive con cifre superiori tre volte il mio stipendio e lo facevo perché non mi piaceva il mio stile di vita, mi sentivo superiore agli altri anche quando perdevo e ogni volta pensavo che il giorno dopo sarebbe andata meglio. Ho cominciato a chiedere prestiti agli amici inventando scuse, finché sono crollato e ho cominciato a frequentare una psicoterapeuta. Poi ci sono ricaduto ancora, ma dopo aver perso anche la mia ragazza, essere scappato di casa e aver pensato persino di togliermi la vita, sono riuscito a farmi portare in questo centro e a riscoprire il vero senso della vita”.
A partecipare al dibattito organizzato dal Partito democratico pistoiese con la presenza del candidato sindaco Samuele Bertinelli e del candidato al consiglio comunale Federico Tasselli, ci saranno anche il presidente della cooperativa “Gruppo incontro” Giuseppe Iraci, il responsabile legalità Pd Toscana Federico Gelli e l’assessore alla sicurezza del Comune di Empoli Filippo Torrigiani, insignito dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della carica di cavaliere della Repubblica appena qualche mese fa per il prodigarsi in tema di regolamentazione dei giochi che creano dipendenza; coordina il dibattito il nostro caposervizio di redazione Cristina Privitera.
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