REDAZIONE PISTOIA

Cura e assistenza domiciliare, sempre più vicini agli anziani malati

Il progetto della Società della salute pistoiese avviato nell'ottobre scorso ha la possibilità di accogliere nuovi utenti, garantendo loro una permanenza più lunga nella propria casa evitando così strutture residenziali

Anziani

Pistoia, 31 agosto 2020 - Un potenziamento dei servizi di cura e di assistenza per evitare quanto più possibile il ricovero in strutture residenziali, garantendo all'anziano malato una permanenza il più lunga possibile nella propria casa. Si chiama "Sfida" (Servizi finalizzati alla domiciliarità e autonomia) il progetto della Società della Salute Pistoiese rivolto alle persone con limitata autonomia, offrendo così prestazioni e servizi che vanno ad aggiungersi a quelli ordinari previsti dai livelli essenziali di assistenza. "Prosegue l'impegno della Società della Salute verso l'erogazione di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle offerte nei livelli di assistenza essenziali - commenta la presidente della SdS Pistoiese, Anna Maria Celesti -. Questa volta grazie a risorse del Fondo Sociale Europeo, che sempre di più in questi anni il sistema sta utilizzando".

Gli obiettivi generali del progetto sono il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi sanitari e socio-sanitari nel settore delle demenze e il potenziamento della rete dei servizi ai pazienti e ai loro familiari e caregiver. Le attività previste, avviate dalla Società della Salute Pistoiese con la Regione Toscana nell'ottobre del 2019, dovranno concludersi entro il mese di aprile 2021. Il finanziamento pubblico complessivo assegnato è di 565.780 euro, dei quali 424.335 per servizi di cura. Beneficiari dell'azione saranno complessivamente 107 persone residenti, con diagnosi di demenza lieve o moderata.

Tanti e di diverso carattere gli interventi domiciliari previsti, opera di psicologi esperti in geriatria, educatori professionali/animatori, fisioterapisti, con una serie di servizi extradomiciliari consistenti in interventi per gruppi chiusi di 6/8 persone di stimolazione neurocognitiva/riabilitazione neuropsicologica, di fisioterapia per AFA, di supporto psicologico alla famiglia oltre ad altri servizi extra-domiciliari come Caffè Alzheimer, Atelier Alzheimer, Musei per l’Alzheimer. "Si tratta di un progetto avviato, che ha ancora possibilità di accoglimento di nuovi utenti, con la finalità di assicurare livelli assistenziali aggiuntivi per persone non autosufficienti - precisa il direttore della SdS Daniele Mannelli -. I cittadini non devono presentare specifiche domande. Le misure sono attivate direttamente dalla commissione UVM (unità di valutazione multidimensionale) della SdS Pistoiese, qualora ricorrano i presupposti clinici".