ELISA VALENTINI
Cronaca

Prenota la tomba accanto al padre. Ma trova sepolto un altro defunto

La figlia: "Volevo che i miei genitori fossero vicini"

Un cimitero

Un cimitero

Abetone Cutigliano (Pistoia), 29 ottobre 2017 – Avrebbe voluto che i suoi genitori, un domani, potessero “riposare” accanto, come lo sono stati per tanti anni di matrimonio. E per questo Cristina Nesti, cittadina di Cutigliano, si era preoccupata, già da mesi, di far riservare alla sua mamma lo spazio accanto alla tomba di suo padre, nel cimitero nuovo del paese. Il suo desiderio, però, si è infranto due giorni fa quando, in occasione di una visita al camposanto, ha scoperto che il posto da lei richiesto al Comune è stato utilizzato per un’altra sepoltura.

“Sono rimasta di sasso- riferisce Cristina, ancora incredula – purtroppo ho scoperto solo oggi (ieri, ndr) che gli spazi per le sepolture, a differenza di ciò che accadeva nel cimitero vecchio, non si possono acquistare nel nuovo camposanto. Ma considero comunque grave il fatto che mi è accaduto”. Cristina ci racconta tutta la storia. “Il mio babbo – spiega – è morto nell’aprile scorso e quando andai all’ufficio tecnico comunale per espletare le pratiche per la sepoltura, chiesi subito che lo spazio a fianco della sua tomba fosse riservato a mia mamma. L’impiegata segnò la richiesta sulla mappa del cimitero e scrisse poi la relativa comunicazione rivolta agli operai comunali. In quell’occasione, convinta di poter acquistare lo spazio, mi offrii anche di pagare subito la tariffa, ma l’addetta mi disse che avrei ricevuto a casa la documentazione”. Poi però, venerdì scorso, l’amara scoperta.

“Solo quando sono arrivata alla tomba di babbo – prosegue Cristina – ho scoperto che al suo fianco è stato sepolto, nei giorni scorsi, un altro defunto. Non me ne voglia la famiglia di questa persona, che peraltro rispetto. Ma mi è cascato il mondo addosso”. Cristina ha contattato subito l’ufficio tecnico per chiedere spiegazioni. “Solo adesso ho saputo che quello di riservare i posti nel nuovo camposanto è di fatto un favore che il Comune fa ai cittadini – prosegue Cristina – e che il pagamento a cui si riferiva l’impiegata riguardava solo alcuni canoni, come l’illuminazione votiva. Fatto sta che il Comune, nei miei confronti, aveva preso un impegno, messo anche per scritto, poi non rispettato, secondo quanto mi è stato riferito, solo perché in occasione dell’ultimo funerale era assente l’operaio che sapeva dello spazio riservato a mia mamma. Al di là che giudico molto indelicato il fatto di non essere stata almeno avvisata del disguido, mi chiedo se sia normale che gli operai non comunichino fra loro sul lavoro”.