San Marcello (Pistoia), 7 agosto 2015 - C’è un Parco delle Stelle, nel cuore della Montagna Pistoiese, ove ogni passo è un milione di chilometri. Verso il Sole, lassù in cima. Qui l’azzurro del cielo e il verde della terra si baciano e la luce delle stelle, a notte, inonda l’anima di pace. E di domande. E’ nato. Il Parco delle Stelle di San Marcello non è più un sogno affidato alla benevolenza delle stelle. Domani l’inaugurazione ufficiale. Oggi, La Nazione, in anteprima, svela la bellezza di questo luogo nato da un magico intreccio, quello fra la buona volontà di cittadini e associazioni e l’impegno di amministrazione ed enti.
NASCE sotto una buona stella, quella del Sole, il gigante rosso che domina la valle nella colorata piattaforma realizzata dall’artista Andrea Dami. A lui si deve la creazione del bellissimo «Giardino del Sole» ove le geometrie celesti sono riportate sulla terra in scala fedele. Come le distanze fra il re dell’universo e i pianeti riprodotti in metallo e legno sulla spianata di pian dei Termini. La semina è avvenuta da poco e si attende primavera per godere del trionfo di fiori e colori che sulla nuda terra disegneranno studiate orbite e proporzioni fra il Sole e i suoi pianeti. Otto tagli leggeri nel grande prato, ai margini fioriere-pianeti, con piante pioniere dei boschi di montagna a simboleggiare la vita dell’Universo. «E se i raggi di questo sole-piattaforma spingessero ad una riflessione scientifica? – si è chiesto Dami in cerca di ispirazione –. Magari standoci seduti sopra? E poi il “sole” calpestabile può essere utile per posare cavalletti che sorreggono strumenti per “vedere” le stelle o altre delicate macchine utili all’esplorazione del cosmo nelle sere primaverili o estive». E’ qui, nel giardino didattico, che astrofili e astronomi potranno posare i loro strumenti e studiare le stelle, e i bimbi giocare fra i pianeti del sistema solare.
POCO più in là le «Portatrici di Stelle», l’opera realizzata dall’artista Silvio Viola che vi harappresentato la Galassia. Alti fusti scelti con cura assieme alla Guardia Forestale sormontati da stelle metalliche su cui sono stati intrecciati migliaia di rametti di castagno e poi dipinti con una vernice che riflette la luce della luna. Un omaggio, spiega Salvi «ala donna che per prima porta per nove mesi nel grembo materno la vita, che poi darà alla luce».
Un fontanello e un’area picnic nell’immensa spianata dominata dall’osservatorio astronomico e un parcheggio per le auto. C’è l’essenziale, al «Parco delle Stelle» realizzato in pochissimi mesi dal lavoro alacre dell’agronomo Marco Cei che ha assieme all’assessore Alice Sobrero ha messo in moto un sistema solare di partecipazione e di identità. Una grande operazione di amore per il bene comune, per la montagna in un intreccio di saperi, competenze e buona volontà.
IL «PARCO delle Stelle» è un piccolo miracolo di «cittadinanza attiva – spiega orgogliosa l’assessore Alice Sobrero –. Abbiamo coinvolto tutti e tutti hanno dato una mano». E ridato speranza anche al gruppo di profughi del gambia da sei mesi ospitati nei comuni della Montagna: «La cooperativa Agli Altri di Pistoia – dice la Sobrero – ci ha aiutati a inserire questi ragazzi nella realizzazione del Parco». Tutto è pronto in cima a piani di Termini. Si arriva in auto o a piedi, passeggiando in «trekking planetario» sulla strada di Pratorsi, per 2400 metri, fra i pianeti allineati sul sentiero fino a raggiungere il Sole. Fino a riveder le stelle.
Eleonora Mancini