Pistoia, 12 gennaio 2015 - SOTTO L’INFLUSSO di una maledizione: così pare essere cominciata la stagione invernale sulla Montagna pistoiese. All’assenza di neve, che ha messo in ginocchio le località turistiche, si aggiungono i danni generati dalla tempesta di vento e pioggia di ieri.
Le prime raffiche sono iniziate sabato sera, poi si sono rafforzate nella notte fra domenica e lunedì, quando il vento in quota ha superato i 200 km/h. La stazione meteo della Croce Arcana ha registrato, alle 6,50 dell’alba di lunedì, una raffica di 238,2 km/h.
«Il record assoluto in territorio italiano – spiega Matteo Innocenti di Meteocampotizzoro.it –un valore da uragano, che riteniamo non sia frutto di un errore: anche nelle ore precedenti e successive, si sono rilevati valori compresi fra i 160 e i 190 km/h». Anche il precedente record italiano, 224 km/h, fu stabilito nel 2012 alla Croce Arcana.
«QUESTO VENTO di libeccio e le temperature sopra la media – prosegue Innocenti - non sono caratteristiche tipiche della stagione invernale, ma semmai del periodo compreso fra ottobre e novembre». Ingenti i danni, soprattutto alle quote più elevate. La zona più martoriata è stata la Doganaccia di Cutigliano, dove il vento si è addirittura rafforzato durante le ore centrali del lunedì, toccando i 210 km/h. «Oggi abbiamo raggiunto l’incredibile – ci ha raccontato Marco Ceccarelli di Doganaccia 2000– il vento ha scoperchiato diversi tetti nell’abitato della Doganaccia e distrutto decine di bidoni dell’immondizia. Uno di essi è finito contro il pulmino del nostro sci club. Il vento ha anche piegato molti pali, strappato le reti di protezione lungo le piste e ribaltato tre cannoni sparaneve. I danni certi, ad un primo calcolo, superano già i 50mila euro ma solo quando il vento si sarà calmato potremo fare una ricognizione più precisa». Il forte vento, ieri mattina, ha anche sradicato alcuni alberi che, cadendo, hanno intralciato la strada comunale Melo – Doganaccia, poi rimossi dagli operai comunali. Nel centro del paese di Abetone, il vento ha sollevato il tetto dell’hotel Regina. «Durante la notte – racconta l’albergatore Davide Gavazzi – abbiamo udito un rumore fortissimo, pareva il terremoto. Una raffica di vento aveva sollevato una porzione del tetto del nostro albergo. Per fortuna non l’ha portato via, ma il comignolo è caduto e dovremo intervenire d’urgenza per mettere il tutto in sicurezza. Contiamo di essere di nuovo operativi al 100% entro pochi giorni. Poi a primavera dovremo rifare il tetto, una spesa penso superiore ai 100mila euro».
Le raffiche di vento, che sul monte Gomito hanno raggiunto 170 km/h, hanno persino spostato le webcam in zona Ovovia, mentre sul Pulicchio si registrano problemi sulle linee elettriche. Anche ad Abetone, danni sulle reti e sui cannoni sparaneve ancora da quantificare. Telefoni isolati a Sambuca nella mattinata, e blackout elettrici temporanei a macchia di leopardo in varie parti della montagna.