Lucca, 7 dicembre 2015 - Ai suoi compagni della squadra di caccia al cinghiale, la sera prima, al momento di organizzare la battuta, aveva detto: «Parto prima, non mi cercate». E la giornata di caccia nei boschi dell’Acquerino, sul versante che abbraccia i comuni di Pistoia e Prato, si era svolta senza che gli amici si preoccupassero particolarmente anche se avevano provato diverse volte a chiamarlo. Poi hanno pensato che avesse rinunciato alla battuta. Invece Lino Polvani, ex tessitore e, soprattutto, ex calciatore, era a un centinaio di metri dal punto in cui aveva lasciato la sua auto, a terra, vittima di un malore fulminante che non gli ha dato il tempo di chiedere aiuto, nemmeno di accedere la sua rice-trasmittente con la quale gli altri cacciatori, lo avrebbero immediatamente localizzato.
E così le ricerche, anche se imponenti, sono scattate soltanto nella tarda serata di sabato, quando Polvani non è rientrato a casa, a Tobbiana, sulle colline di Montale, dove abitava con la famiglia da quando era andato in pensione. L’uomo era partito alle 7 del mattino. Le ricerche sono scattate alle nove di sera. Sono partite due squadre dei Vigili del fuoco, da Pistoia e da Vaiano, sette volontari del Soccorso alpino, con l’unità cinofila Pepe, golden retriver, i carabinieri e la squadra della Croce Verde. Alle ricerche hanno collaborato anche i compagni di squadra. Ed è stato proprio Pepe a segnalare la presenza del corpo, alle una della notte fra sabato e domenica. Era riverso a terra, con il fucile che era rimasto sotto, in un terreno piano, non accidentato e non lontano dal punto in cui Polvani aveva lasciato la vettura nella zona che prende il nome di «Valicatoia». Dopo la constatazione del decesso la salma è stata riportata a valle.
La notizia della morte di Lino Polvani si è poi diffusa nella piana fin dalle prime ore della mattinata di ieri. Era una persona molto conosciuta e in ottime condizioni di salute. Abitava a Tobbinaa ma era nato e vissuto a Montale dove ci sono molti tra i suoi familieri e suoi amici. Lascia la moglie Patrizia e il figlio Daniele, di 30 anni e il fratelo Dino, ex consigliere comunale di Montale ed ex assessore alla cultura. Ma Lino Polvani era anche conosciutissimo negli ambienti sportivi perchè aveva militato, quale ottimo centrocampista, nelle giovanili dell’Aglianese. A Montale aveva preso parte al torneo dei rioni, per il Dore, dove abitava. La camera ardente è allestita nelle cappelle del commiato della Misericordia di Montale e i funerali si svolgeranno mercoledì, alle 15, nella chiesa di Montale.