rifiuti
Pistoia, 15 giugno 2016 - Pistoia «discarica illegale pratese». A quanto pare i «furbetti dei rifiuti» di Prato hanno ben pensato che per non pagare i dovuti tributi sugli scarti delle loro attività imprenditoriali basta trasportare illegalmente sacchi pieni di materiale nella provincia di Pistoia. A pizzicare il «malcostume» che sembra vada di moda soprattutto in alcune realtà imprenditoriali pratesi, è stata questa volta la sezione giudiziaria della polizia stradale insieme alla polizia municipale di Pistoia. Al termine di un’articolata indagine relativa ai sempre più frequenti casi di smaltimento illegale di rifiuti, sono così stati denunciati a piede libero quattro persone, due cittadini marocchini ed i titolari, cinesi, di due imprese tessili del pratese. L’indagine, coordinata dalla Procura di Pistoia, ha preso origine dalla presenza di enormi sacchi neri sigillati con nastro adesivo rinvenuti in alcuni cassonetti del comune, smaltiti illegalmente nell’indifferenziata, fenomeno, la cui repressione è un «must» per la direzione centrale della polizia stradale e per il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli.
Le segnalazione dei comportamenti illeciti sono arrivate non soltanto dagli organi competenti al ritiro dei rifiuti ma anche da semplici cittadini che, in questo caso, hanno dato una mano concreta ad acciuffare i responsabili degli scarichi illeciti. Ma questa è soltanto una delle tante operazioni che vengono portate avanti congiuntamente dagli organi di polizia sull’abbandono illegale dei rifiuti. D’altronde al fenomeno è sempre stato sensibile sia il sindaco che la giunta. Non a caso da qualche tempo in tutto il territorio comunale vengono installate a rotazione, delle telecamere mobili, non soltanto per prevenire simili reati ma anche per contrastare l’abbandono di ingombranti vicino ai cassonetti o in zone periferiche della città. Michela Monti