REDAZIONE PISTOIA

Tutti al funerale, ma la bara era stata scambiata per errore

Tragedia nelle tragedie per la giovane che ha perso la vita a Quarrata

L'auto distrutta e, nel riquadro, la vittima Rajmonde Lakaj

L'auto distrutta e, nel riquadro, la vittima Rajmonde Lakaj

Pistoia, 21 maggio 2016 - La morte improvvisa di un figlio giovane è un dolore che difficilmente trova pace nel cuore di due genitori. Ma dover attendere e superare ostacoli ed errori per dargli una degna sepoltura appare una distrazione del destino inaccettabile. E’ quello che è accaduto, due settimane fa, alla famiglia di Rajmonda Lakaj, Ray per gli amici, la ragazza albanese, morta tragicamente ad appena 29 anni nel terribile incidente avvenuto all’alba del 6 maggio scorso sul viale Europa a Quarrata. La famiglia, che vive nel paese di Shkoder, in Albania, attendeva il rientro della salma della ragazza, non appena sbrigate le formalità burocratiche per il rimpatrio.

Per questo era stato inviato uno zio, ad occuparsi dei documenti. Ma tutti sono rimasti costernati quando, una volta atterrato l’areo che trasportava la salma in Albania, gli addetti dell’aeroporto hanno constatato che la bara che attendeva la famiglia Lakaj non era quella di Rajmonda, ma quella di una ragazza marocchina, morta probabilmente in Italia, e che un’altra famiglia stava aspettando invano. Un errore imperdonabile, lo scambio delle bare delle due ragazze, che nessuno finora è riuscito a giustificare e che ha creato non pochi problemi alla famiglia Lakaj. Il funerale di Rajmonda, infatti, che era stato fissato pochi giorni dopo il tragico incidente, è stato celebrato dieci giorni dopo. Lo zio della ragazza, che è salito su un aereo per venire a prendere la salma della nipote in Italia, non sa darsi pace e non si spiega come possa essere accaduto un fatto così grave. Profondamente addolorata tutta la famiglia: babbo, mamma e due fratelli.

Sembra che la madre della ragazza, quando è stata informata della notizia dello scambio delle salme, abbia avuto un malore. Ora saranno i funzionari della compagnia aerea e, presumibilmente, anche i dirigenti dello scalo da cui la salma è partita, a dover dare una giustificazione ad un errore che per la famiglia, ha creato dolore su dolore. La mattina del 6 maggio scorso, lo ricordiamo, la giovane era uscita di casa presto, intorno alle 5, per andare al lavoro, nel lanificio di Agliana dove era impegata da qualche tempo. La ragazza, alla guida della sua Ford Fiesta, ha imboccato il viale Europa, in direzione di Quarrata. A un certo punto, per cause ancora non ben chiarite, la 29enne ha perso il controllo dell’auto che si è schiantata contro il muretto di cinta della mostra di mobili di Branchetti, a Campiglio di Quarrata. A chiamare aiuto sono stati i residenti della zona, svegliati dal rumore di quell’impatto, violentissimo. I soccorsi sono arrivati immediatamente ma, purtroppo, ogni tentativo di rianimare la ragazza è stato inutile.