Pistoia, 5 novembre 2016 - Resta solo la rabbia per una partita persa all’ultimo secondo per una palla che proprio non ha voluto entrare dentro. E dire che Pistoia avrebbe meritato di vincere perché quando tieni in scacco Sassari per 40 minuti con due giocatori in meno e Antonutti in campo per onore di firma, sarebbe stato giusto, ma lo sport è strano e non sempre chi merita vince. Un primo quarto dove l’equilibrio regna sovrano.
Difese chiuse da entrambe le parti che costringono gli attacchi spesso a forzature o a faticare molto per trovare la via del canestro. Pistoia, nonostante le assenze, tiene bene botta anche se Sassari riesce comunque a mantenere un leggero vantaggio. Nel secondo periodo Pistoia alza ancora di più l’intensità difensiva e questo le consente di poter giocare in campo aperto e i risultati non tardano ad arrivare. Al 3’ i biancorosso sono avanti di 7 punti (25-18). Sassari fatica e non poco a trovare spazio dentro l’area e allora si affida al tiro da fuori per non far scappare Pistoia.
Le due squadre tornano a lottare punto a punto con Pistoia che riesce però a chiudere il quarto in vantaggio (36-33). Terzo periodo che inizia nel segno di Pistoia che prova a scappare e per qualche minuto dà l’illusione di potercela fare: più 9 dopo 4 minuti di gioco (45-36). Sassari non ci sta e alza l’asticella piazzando un parziale di 12-4 e nel giro di 3 minuti rimette le cose a posto portandosi a meno 1 (49-48). L’ultimo quarto è da vivere in apnea. Passano 2 minuti e Sassari impatta il match (54-54) e da lì in avanti la partita diventa una lotta senza quartiere con le due squadre che si danno battaglia senza risparmiare colpi.
Finisce con Sassari a festeggiare e Pistoia a piangere.