Pistoia, 25 maggio 2017 - A un passo dalla B1. Nella gara sin qui più importante della sua ultraventennale storia (il club è stato fondato nel 1994), la finale di andata dei playoff di B2 femminile nazionale, il Blu Volley Quarrata compie l’impresa, espugnando in rimonta il campo del Giannino Pieralisi Jesi con il punteggio di 3-2 (22-25, 25-27, 25-22, 25-13, 18-16). Una partita che resterà nei cuori e nella mente dei fortunati spettatori e degli addetti ai lavori, tanto bella, emozionante e coinvolgente è stata.
Al cospetto di un’eccellente squadra, quella marchigiana, Quarrata, nonostante volontà e tenacia, è andato sotto due set a zero. A questo punto, quando qualsiasi altra formazione avrebbe mollato, proiettandosi subito sull’incontro di ritorno, in programma sabato 27 maggio con inizio alle 21 al PalaMelo della città del mobile, Quarrata ha ripreso come e più di prima a macinare il proprio gioco. E, approfittando di un leggero calo delle rivali, è tornato in parità: terzo parziale lottato, quarto letteralmente dominato. Sospinto da Becucci, Pazzaglia e Chiti, bene orchestrate dalla regista Breschi, con il supporto del resto della compagine, il Blu Volley di coach Davide Torracchi non si è accontentato, dimostrando una notevole forza caratteriale oltre che innegabili valori tecnico-tattici. Ha saputo persino annullare due match point avversari, sul 14-13 e 15-14, al tie-break, roba da far sgorgare lucciconi di commozione, prima di aggiudicarsi quinto set e match ai vantaggi (18-16).
Mentre tutta Quarrata attende con trepidazione il confronto numero 2, che potrebbe consegnare l’agognata serie B1, a un passo dall’Olimpo, registriamo la sconfitta interna dell’Ambra Cavallini Pontedera, seconda nella regular season davanti a Quarrata, contro Udine nell’altra finale dei playoff: un 3-0 per i friulani che parrebbe parlare chiaro.
“Attenzione, bisognerà prestare attenzione, massima attenzione – avverte il dirigente mobiliero Stefano Caciotti –: gara-2 della finale sarà tutta un’altra storia. Jesi ha confermato di essere équipe forte, molto competitiva. Siamo usciti vittoriosi dal palazzetto marchigiano soltanto perché siamo andati al di là dei nostri limiti, giocando benissimo, sciorinando un’ottima pallavolo. Ma ogni partita fa storia a sé e dunque nessuno si senta già promosso. Anzi: umiltà, la parola d’ordine deve essere umiltà. La bella prova resta, ma si ricomincia daccapo”.
“Il gruppo è ben isolato dall’esterno, non sente le pressioni, che stanno aumentando – fa sapere un altro dirigente, che chiede di rimanere anonimo –. Le giocatrici sono state bravissime, ma non hanno conquistato ancora nulla”. “Pallavoliste e allenatore – riprende e conclude Caciotti – visto che un elogio lo stramerita Torracchi, abile e disponibile, capace di preparare alla perfezione ogni sfida”. Proprio così, questo Quarrata, da capitan Martina Di Gregorio alle altre, agli altri, che siano tecnici o dirigenti, è ricco di individualità che fanno squadra. Con la esse maiuscola. Gianluca Barni