Pistoia, 19 giugno 2015 - Federico Bargagna si è congedato ieri da Pistoia e dalla Pistoiese dopo ben cinque anni di onorato servizio come direttore tecnico. Lo ha fatto con un incontro conviviale cui hanno preso parte il presidente Ferrari, il ds Ricci, il segretario Neri e i giornalisti pistoiesi. Un incontro tra amici, tra persone che hanno collaborato in un clima di grande cordialità, stima e rispetto reciproci. Più che un addio, come ha sottolineato anche Ferrari, è un arrivederci, «perché Federico resterà sempre legato alla Pistoiese ». Il suo arrivederci non è dipeso, come ha sottolineato lo stesso Bargagna, dall’arrivo del team manager Pucciarelli, ma da più gravosi impegni di lavoro, che non gli hanno più permesso di conciliare la professione di commerciante e quella di manager di calcio. «Lascio la Pistoiese con molto dispiacere – ha detto Federico –, qui sono arrivato giovane e con poca esperienza, qui sono cresciuto e ho raccolto tante soddisfazioni. Con la famiglia Ferrari, in primis il presidente Orazio e il figlio Marco, c’è stato un rapporto splendido, non solo professionale ma anche di amicizia. Loro mi hanno sempre dato massima fiducia e io ho cercato di realizzare i loro programmi ». Sono tantissimi i ricordi che affiorano nella mente di Federico. «Non dimenticherò mai la vittoria di Forte dei Marmi con Agostiniani e Piemontesi, in Eccellenza, che ci aprì le porte della serie D. E poi la vittoria a Piancastagnaio, logica e meritevole conclusione di un’annata straordinaria con Morgia in panchina, dove fummo promossi nei professionisti, quella promozione che Pistoia aspettava da anni dopo la promessa fatta dal presidente Ferrari. Non posso dimenticare la stagione appena conclusa, con la vittoria sul Prato e vivendo un anno di calcio vero a fianco di Nelso Ricci, un vero maestro «. Bargagna ricorda il momento più difficile, il primo anno di D. «L’inizio è stato disastroso, avrei potuto anche essere licenziato, invece la famiglia Ferrari mi ha sempre difeso e mai abbandonato. Di questo devo ringraziarla tantissimo ».
Centinaia i giocatori da lui seguiti e scelti, con i quali ha sempre instaurato un rapporto amichevole con tutti. L’unico sul quale avrebbe scommesso che avrebbe fatto carriera è stato Federico Ceccherini, difensore del primo anno di D, da lui fortemente voluto. Pronostico azzeccato perché il ragazzo, lasciata la Pistoiese, è tornato al Livorno dove è diventato titolare inamovibile. Anche quelli del campionato scorso – i Calvano, Vassallo, Frascatore, Falzerano, Piscitella – lo hanno molto impressionato. Che farà da grande Bargagna? «Ho ricevuto una proposta dal Tuttocuoio, che però mal si concilia con la mia professione. Resterò nel calcio, questo sì, ripartendo da una società dilettante». L’ex dt arancione è ai ringraziamenti: per Orazio e Marco Ferrari «ai quali sarò sempre riconoscente «, Ricci e Neri «manager illuminati e competenti«, Francesco Sarlo «osservatore e collaboratore prezioso«, i tifosi «impareggiabili come pochi altri«, la città «sempre partecipe alle sorti della Pistoiese «, i giornalisti «che hanno condiviso con me le vicende arancioni«, e tutti coloro che hanno collaborato con lui. «Alla Pistoiese va il mio grazie affettuoso e infinito».
Lo Sicco. La Pistoiese ha portato a termine il suo primo acquisto. Si tratta di Fabrizio Lo Sicco, nato a Palermo il 2/6/1981, fantasista, altezza 1,70, peso kg. 65. Lo scorso anno era alla Lucchese, dove ha totalizzato 36 presenze e segnato 8 reti. Ha firmato un contratto biennale.