Pontedera, 9 ottobre 2012 - PONTEDERA pensa «social housing» e partecipa, con altri 18 centri italiani, — tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna, Firenze, Verona, Perugia — al piano nazionale delle città, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture con 224 milioni di euro in 5 anni (2012-2017), più altri sei milioni di euro dalla Cassa depositi e prestiti. Due i progetti a cui la giunta ha dato l’ok il 5 ottobre per partecipare al bando. Entrambi puntano sull’offerta di nuovi alloggi sociali riservati a chi non ha diritto alle case popolari, ma ha difficoltà a affittare o acquistare al mercato diretto. La prima proposta arriva da Cooper 2000 e Consorzio Edile Tirreno, «piano attuativo “Le Guance”- Maltagliata», prevede la costruzione di sei blocchi, per 72 alloggi complessivi, nelle due fasce a lato del Palazzo della Vela: 62 riservati all’edilizia popolare, 10 da assegnare in locazione con patto di futura vendita. La seconda proposta arriva da Costruzioni Luigi Rota di Pisa, e si incentra sulla riqualificazione dell’ex Ipsia sede centrale e succursale, proprietà della Provincia (da cui saranno acquisiti per tre milioni e 200mila euro) e costruzione di nuovi alloggi al Chiesino. Il progetto prevede la demolizione della sede centrale, la ricostruzione di circa un terzo della volumetria esistente e la realizzazione di una piazza pedonale da seimila metri quadri a prolungamento del centro città, con negozi e abitazioni di classe energetica alta, ricavati nella parte ricostruita. I due terzi di volumetria del demolito, invece, sarebbero ricostruiti nella zona del Chiesino, lato cateratte dello scolmatore, per 111 alloggi.

ALTRI interventi riguarderanno l’ex deposito del carnevale per 53 alloggi e il comparto 13 per 34 alloggi. Rota Costruzioni mette sul mercato — locazione (440 euro al mese per 15 anni medi per un alloggio tipo di 80 metri quadri) o vendita calmierata attraverso i canali di Casa Valdera — anche 12 alloggi invenduti al Palazzo Rota, 13 nel palazzo ex Marconcini, 16 nel palazzo ex Superal e altri 11 a Gello. «Il Comune — spiega il sindaco Millozzi — miglioral’offerta di case popolari, recuperando quelli occupati da chi non ha più i requisiti, e a cui saranno offerte in prima istanza le nuove abitazioni. Il tutto, secondo i piani, con 48 milioni: di cui 24 milioni attraverso l’accensione di un mutuo a carico del costruttore, 2 milioni da locazioni e vendite dell’esistente, 22 milioni di capitale di rischio (di cui 8 milioni e 800mila euro dalla Cassa depositi e prestiti, 3 milioni dal promotore e 9,9 milioni da banche locali. In caso di ok dal ministero il cronoprogramma prevede a dicembre 2013 la variante al regolamento urbanistico e, a gennaio 2014 il via ai lavori degli immobili di nuovo utilizzo. Senza un metro quadro di cemento in più rispetto alla Pontedera attuale.