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Cavalli, il furto di Unicka. "E' un colpo studiato da persone esperte" / FOTO

Il clamoroso rapimento della supercampionessa e dell'interessante prospetto Vampire Dany. I proprietari: 'Nessuno si è ancora fatto sentire'

Unicka durante l'Orsi-Mangelli

Santa Croce sull'Arno, 8 marzo 2017 - "Ho aziende in tutto il mondo e ho sempre lavorato con grande serenità". L'imprenditore Gianluca Lami afferma di non aver mai ricevuto minacce. Il proprietario di Unicka e Vampire Dany, i due cavalli di grande valore rubati dal centro di allevamento Wave, vive ore di angoscia. I suoi due animali non si sa dove siano. "Ma sono atleti, hanno bisogno di cure e attenzioni", commenta con sgomento. Ogni ora che passa è un'ora preziosa.

La vita di questi due quadrupedi, che hanno vinto premi prestigiosissimi nell'ambito dell'ippica, è scandita momento dopo momento. Tutto è teso a mantenere la loro qualità di grandi campioni di trotto. Dove sono? Dove sono stati portati? Si valutano le testimonianze. Di certo non è stato semplice spostare due animali del genere. E anche tenerli, per chi li ha rapiti, comporta un'organizzazione non da poco.

I carabinieri intanto indagano in diverse direzioni. Una di queste è quella dell'estorsione alla scuderia Wave, che ha una settantina di cavalli. Gli investigatori pensano che chi ha rapito voglia chiedere un riscatto. Oppure provocare un danno all'azienda. I due box in cui di solito stanno Unicka e Vampire Dany sono desolatamente vuoti. Qualcuno ha approfittato del buio nella notte tra lunedì e martedì e ha agito. La famiglia Lami ha lasciato un messaggio nella homepage del sito della scuderia. 

"L’intera scuderia - si legge - è protetta da un sistema di sicurezza che è stato trovato regolarmente inserito nonostante il furto. Questo ci lascia pensare ad un colpo attentamente studiato da persone esperte e vicine al mondo dell’ippica". E' un duro colpo, dice la famiglia Lami, per tutto il mondo dell'ippica. Unicka, che ha vinto grandi corse, è una speranza per rilanciare l'intero settore. 

"Confidiamo che questa brutta storia - dice la famiglia Lami - possa essere presto archiviata con lieto fine per il bene nostro e per quello del fantastico mondo dell’ippica italiana che, proprio grazie a questo increscioso accaduto, subisce oggi un altro durissimo colpo".

«Purtroppo a distanza di due giorni non abbiamo nessuna novità, né abbiamo avuto alcun contatto con chi ci ha rapito i cavalli. Siamo disperati. Dal punto di vista affettivo a me e mia moglie ci hanno letteralmente ammazzato. Faremo di tutto per mantenere alta l'attenzione mediatica - ha concluso Lami - anche su suggerimento degli investigatori. Se si sentono la pressione addosso i ladri potrebbero, infatti, farci ritrovare i cavalli».