Volterra, 7 gennaio 2017 - La lunga e gloriosa storia di Volterra è anche uno dei libri più belli che Lelio Lagorio ha scritto, dedicandone in particolare uno, appunto, alla «Storia di una città millenaria dalle antiche leggende ad oggi». Era innamorato di Volterra, l’ex ministro (dal 1980 al 1986, prima alla Difesa e poi al Turismo e spettacolo), il grande esponente toscano del Partito socialista, successore di Giorgio La Pira al municipio di Firenze e primo presidente della Toscana, che è morto a 91 anni. Per decenni, ogni fine settimana o quasi, da quando si considerava in pensione dai piani alti della politica si è riposato nella bella città etrusca.
E di Volterra, Lagorio, parlava sempre volentieri per raccontare la storia di un legame forte al punto che si considerava un volterrano. "Non sono nato a Volterra ma avevo quattro anni quando ho cominciato a venirci e poi, in certi periodi a viverci, ad esempio durante la guerra e il dopoguerra - ci disse nel 2013 durante un'intervista -. Già verso la metà degli anni ’30 avevo maturato un legame particolare con la città. Una sera, risalendo al Poggio da Saline col nostro famosissimo treno a cremagliera, un bravuomo che viaggiava nel mio stesso scompartimento per attaccar discorso e farmi compagnia mi chiese dove mai mi sarebbe piaciuto nascere. Era un ufficiale della Milizia e mostrava molta consapevolezza della sua autorità. Sapeva qualcosa di me e voleva mettermi alla prova. Sapeva che nella mia vita avevano un buon posto due illustrissime e patriottiche città, Trieste e Firenze, ed è certo che gli sarebbe piaciuto sentirsi rispondere che mi bastava d’essere italiano. Risposi “A Volterra”. Non mi sbagliavo, qui avevo già assaporata la gioia di fare da me senza permessi, vagare per le campagne, incontrare gente, conoscere mestieri e lavori nuovi".
"Più tardi, proprio a Volterra avrei scoperto che viene anche il tempo dei primi innamoramenti - aggiunse - La mia futura moglie, Vanna Vannucchi, trascorreva buona parte dell’anno a San Donnino. Durante la guerra, ancora ragazzina, aveva conosciuto il fuoco della prima linea nella lunga battaglia fra americani e tedeschi a Villamagna. A Volterra nel liceo classico “Carducci” ho studiato e presa la maturità. A Volterra mi sono fatto uomo con la guerra di liberazione». A Volterra la notizia della sua morte ha destato vasto cordoglio.