REDAZIONE PONTEDERA

Il grave segreto di Rossi: «Malèn è nel pozzo a Son Serra»

Daniela Fadani è convinta che l’ex re dell’Insomnia sia stata vittima di un agguato Sul luogo dove l’imprenditore fu trovato carbonizzato spuntano ancora tracce del tragico episodio

Daniela Fadano

Ponsacco, 13 novembre 2015 - Ancora sconcertanti rivelazioni: «Quando passava da un certo luogo sentiva di stare male, ma delle ragazzina neanche conosceva il nome», dice Daniela Fadani, la madre di Massimiliano Rossi, il 42enne ex titolare dell’Insomnia di Ponsacco trovato carbonizzato con un coltello conficcato nel cuore l’11 agosto scorso a Palma di Maiorca. La donna, che non crede al suicidio, è tornata su quella che Massimiliano chiamava «l’isola nera» insieme alla troupe di Chi l’ha visto?, per indagare sulla morte dell’imprenditore seguendo la pista che lui stesso aveva tracciato: il giallo della scomparsa delle quindicenne Malèn Rodriguez, una piccola Yara spagnola la cui fine, da qualche tempo, lo stava tormentando. «Massimiliano ne aveva parlato con un’amica – spiega la signora Fadani che a Maiorca ha incontrato i genitori della scomparsa – Ma l’aveva detto anche alla Guardia Civil con cui pochi giorni prima della morte ebbe una telefonata di quattro minuti. Aveva fornito anche una serie di indicazioni utili, secondo lui, a trovare i resti della ragazza». Il posto sarebbe in località Son Serra Marina, in una cascina abbandonata e con un pozzo: potrebbe essere lì dentro.

L’Ex patron della famosa discoteca di Ponsacco, quel messaggio inviato ad una amica, lo aveva fatto vedere alla madre: diceva di aver scoperto che una ragazza scomparsa due anni fa era stata uccisa da una setta satanista e sapeva dove era stata celebrata la messa nera. Drammatica una frase del messaggio, quasi un presagio: «Se muoio sai perché». Daniela Fadani, abbandonata anche dall’avvocato per il clamore che ha creato andando in tv, non crede al suicidio. Invece per la Guardia Civil Massimiliano si sarebbe suicidato, colpendosi al cuore perché un incendio è divampato sul suo furgoncino: si sarebbe ucciso per evitare di soffrire. La signora Fadani teme che il caso di suo figlio possa far la fine di quello di Mario Biondo o di Martina Rossi, altri due italiani che per la Guardia Civil si sarebbero suicidati in Spagna. Ma che in realtà, probabilmente, sono stati uccisi.

A Palma di Maiorca la Fadani è tornata, seguita dalle telecamere, sul punto esatto dove suo figlio è morto: una piazzola al lato della strada che ora stanno asfaltando: «Perchè? C’è qualcosa da coprire? Ho trovato anche delle cose, compresa una tanica che non mi sentirei di escludere contenesse il liquido con cui è stato appiccato il fuoco su Massimiliano». Per terra la donna ha trovato altre cose, compresi frammenti di stoffa che sostiene appartengano ai vestiti del figlio, e che in quel punto potrebbe avere incontrato chi voleva farlo tacere.

Carlo Baroni