{{IMG_SX}}Prato, 19 marzo 2009 - "Ho visto una Prato che vuole resistere alla crisi (la Prato italiana intendo) e il Governo sarà vicino con una lotta all’illegalità, ammortizzatori sociali e portando avanti la battaglia per la tracciabilità dei prodotti". Nella sua mattinata pratese, il ministro delle politiche comunitarie, Andrea Ronchi, fa una full immersion nei vari problemi della città: dalla crisi economica alla convivenza con i cinesi, passando dalla Prefettura e dall’incontro in Provincia con istituzioni e categorie economiche al tour a Chinatown.
Cosa l’ha colpita di più? "Due aspetti: da una parte la voglia di questa città di non mollare e continuare ad alzare la serranda ogni mattina". E l’altro aspetto? "Ho visto intere zone della città espropriate, con gli italiani che si sentono stranieri. Nella mia passeggiata in via Pistoiese, ho incontrato pochi cittadini italiani e tutti mi hanno chiesto di resistere, di fare qualcosa, di aiutarli. Questa non è la nostra idea di integrazione. Noi siamo per l’integrazione e la solidarietà, ma nell’alveo della legalità”.
Lei ha visto diverse 'Chinatown' in Italia: quella di Roma, la famosa e turbolenta via Sarpi a Milano.Quella di Prato com’è? "Decisamente più impressionante, una cosa assurda, inaccettabile". Dai rappresentanti del distretto ha ascoltato gli effetti della crisi. Che risposte si sente di dare? "Intanto, che la strategia del Governo è quella di sostenere le piccole imprese e i provvedimenti presi vanno in questa direzione. A Prato arriveranno gli ammortizzatori sociali necessari. C’è un grande impegno sul fronte della legalità e ho riscontrato l’ottimo impegno del prefetto Eleonora Maffei e delle forze dell’ordine". C’è poi il capitolo della tracciabilità dei prodotti. Punto dolente sul fronte europeo... "Lo so che con le mie competenze può sembrare strano dire questo: ma la verità è che questa Europa non ci ama e non ci piace. Sulla tracciabilità dei prodotti (che non è solo una questione di tessile, ma anche di farmaci, alimenti, giocattoli eccetera) ci ha sempre ostacolato. Ora, però, con la crisi che morde comincia a esserci una diversa sensibilità. Noi comunque vogliamo agire concretamente". Come? "Stabiliremo un tavolo per poter realizzare, in conformità con l’Unione europea, la tracciabilità, la qualità e la sicurezza dei prodotti che vengono qua a Prato e non solo".
L’incontro di ieri è stata l’occasione per rappresentare al ministro Ronchi un quadro da choc del distretto pratese: in febbraio la cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) è cresciuta rispetto al 2008 del 246,7%. La media di crescita del 2008 rispetto al 2007 è stata del 49,7%, Per quanto riguarda la mobilità, nel periodo gennaio-febbraio 2009 si è registrato un aumento del 24,5%. I licenziati sono passati da 407 a 539 (in tutto il 2008 i lavoratori in mobilità sono stati 1931).
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