Prato, 31 agosto 2010 - SONO STATI cinque o sei giovani connazionali, nel pomeriggio di domenica, a terrorizzare i titolari e i lavoratori di una ditta di confezioni gestita da cittadini cinesi in via Bicchierai. I banditi erano entrati nel magazzino, alcuni armati di coltelli, pretendendo la consegna di denaro. Ma l’intervento di uno dei cinesi presenti nel prontomoda ha ostacola l’azione dei malviventi, anche se l’uomo è stato colpito da alcuni fendenti al corpo e alle mani.
A intervenire sul posto per la segnalazione di una tentata rapina, alle 16.15 circa, sono state le volanti inviata dalla centrale operativa della questura. Gli agenti hanno appreso dalla testimonianza di una 43enne cinese che sia il ferito che i rapinatori non erano più nella ditta. I banditi erano fuggiti nel frattempo a bordo di un’auto. Nella confezione è stata fatta arrivare anche la polizia scientifica per i rilievi e gli accertamenti, dal momento che gli agenti avevano trovato tracce di sangue in uno degli stanzoni dello stabile. Alle 18.30, un’altra volante è stata inviata al pronto soccorso, per la segnalazione di un cittadino cinese arrivato con ferite da arma da taglio. Sul posto, i poliziotti hanno identificato l’uomo, un 46enne orientale, clandestino sul territorio nazionale, che ha fornito una ricostruzione dell’accaduto riconducibile all’episodio di via Bicchierai. Il 46enne è stato trattenuto in ospedale per le cure necessarie, mentre sono in corso le indagini della squadra mobile per far luce sulla vicenda e risalire ai responsabili.
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